Batteria e sintetizzatore, poi intervengono dei piccoli cori sempre di Bruce, bastano e avanzano per una canzone che funziona da perfetta cerniera a un film a cui sono particolarmente affezionato, di cui si può sentire vicino e in lontananza il tema, l'AIDS.
Il video della canzone ritrae Bruce camminare per le strade di Philadelphia, appunto, che comincia la sua passeggiata in una desolata e malridotta periferia fino ad arrivare, di sera, sulla riva del Delaware, con il Benjamin Franklin Bridge sullo sfondo.
Curiosità: la traccia vocale del video è stata registrata live mediante un piccolo microfono nascosto nella giacca di Bruce Sprigsteen, che di comune accordo con Demme, ha voluto evitare qualsiasi falsa sincronizzazione labbra-musica.
Oscar alla miglior colonna sonora nel 1993.
In fondo al testo trovate il video.
Bando alle ciance, questo il testo tradotto.
Streets of Philadelphia
Ero malconcio e abbattuto e non riuscivo a dire
cosa provavo.
Non riuscivo a riconoscermi
vidi il mio riflesso in una finestra e non riconoscevo
la mia stessa faccia.
Ehi fratello, sta per lasciarmi
a consumarmi
sulle strade di Philadelphia?
Ho camminato lungo il viale fino a sentire le gambe come pietra,
ho sentito le voci di amici spariti e andati,
di notte potevo ascoltare il sangue nelle mie vene,
nero e sussurrante come la pioggia,
sulle strade di Philadelphia.
Non c'è angelo che mi accolga,
siamo solo io e te, amico,
i miei vestiti non mi stanno più bene,
ho camminato per migliaia di miglia,
solo per fuggire da questa pelle.
La notte è caduta, e sono sdraiato consapevole,
posso sentire che mi indebolisco,
quindi, fratello, accoglimi col tuo bacio miscredente,
oppure ci lasceremo soli così come dev'essere,
sulle strade di Philadelphia.
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