L'anno prossimo ne arrivano delle belle. Aprirò partita iva. Darò gli ultimi esami in università e magari mi avvicino alla laurea. Imparerò bene l'inglese. Saprò fare la maglia. Parteciperò con un testo a San Remo. Nolan sta studiando una web serie basata su un paio di sfoghi scritti sul mio blog. Farò il giro dell'Umbria in retromarcia.
Ah. All'alba degli 85 anni chiudo l'anno sapendo che l'anno prossimo ne farò 29.
Non male.
AUGURI A TUTTI!
Cazzate racconti poesie riflessioni pensieri citazioni traduzioni trascrizioni video. Soprattutto cazzate.
mercoledì 31 dicembre 2014
2015: l'anno che mi farà sbagliare a scrivere l'anno per almeno un paio di mesi
giovedì 11 dicembre 2014
Se vi piace barbara d'urso non leggete.
Spero che non solo si scopra sia innocente ma che è stato il figlio a suicidarsi, perchè ho proprio voglia di sentire e vedere giornali e persone discutere di depressione ed eutanasia infantile.
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sabato 6 dicembre 2014
Considerazione #36654
Non fidatevi di chi fa jogging.
Sono sempre loro che trovano i cadaveri.
Sono sempre loro che trovano i cadaveri.
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martedì 2 dicembre 2014
Dio sa cosa fare in America.
Negli States Dio ti Utah.
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sabato 22 novembre 2014
28 anni e grazie
grazie a tutti, soprattutto ai Bee Gees, ai Vigili del Fuoco, all'alternanza delle targhe pari e dispari, a mio cugino Alfredo, al passato che è appassito, al passito che si è abbassato, alla mescolanza degli idiomi, a chi sta imparando nuovi idioti e a chi li sta impalando, a chi sorriderò, a McAuly Culkin o come cazzo si scrive, al fabbro del quartiere, all'Uomo Tigre, al colore indaco, ai creatori di True Detective, ai detrattori di Interstellar, all'insensata condizione dell'essere umano o non essere umano, ai Bon Jovi, a Bobo Vieri, alla nazionale italiana di tiro con il fischio, ai miei insegnanti.
Soprattutto grazie alle vostre mamme.
Soprattutto grazie alle vostre mamme.
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mercoledì 19 novembre 2014
OST4Reading #2. Dylan Dog, 136, Lassù qualcuno ci chiama + Travis, Side (The Invisible Band, 2001) (Videoclip Choise #20 Inside)
A distanza di due anni ripropongo una piccola rubrica del mio blog.
Con OST4Reading voglio abbinare due opere che in qualche maniera riescono a miscelarsi, "come se a nostra insaputa i due (o più) autori si fossero messi d'accordo per creare un'opera unica lasciando a noi il piacere di ricomporla." (autocit.).
Con OST4Reading voglio abbinare due opere che in qualche maniera riescono a miscelarsi, "come se a nostra insaputa i due (o più) autori si fossero messi d'accordo per creare un'opera unica lasciando a noi il piacere di ricomporla." (autocit.).
Il presupposto è ovviamente la colonna sonora, quindi una canzone che per qualche motivo mi evoca il clima di qualcosa che ho visto, letto, sentito.
In questo caso voglio incollare una canzone a un fumetto, in particolare l'albo 136 "Lassù qualcuno ci chiama" di Dylan Dog, dove l'Indagatore dell'Incubo è costretto ad andare a Llangwntffrwd, un paese del Galles, per indagare sulla scomparsa della piccola Eilidh Jones.
Durante l'indagine Dylan Dog conosce Humbert Coe (che già solo dal nome dovrebbe ricordarvi qualcuno...), esperto studioso delle lingue del mondo ingaggiato dagli scienziati di Skyhear per decifrare un messaggio arrivato dallo spazio. I due stringono una piccola amicizia, sono "stranieri" tra gli orgogliosissimi gallesi, e inevitabilmente si ritrovano sulle tracce del medesimo percorso.
Non voglio dilungarmi per non svelarvi lo svolgimento e il finale di una delle storie che ho più amato di Dylan Dog. Una storia intelligente, evocativa, educativa, una delle tante gemme dei primi 150 numeri del mio fumetto italiano preferito. Mi basta però dirvi che "Side" dei Travis è ciò che musicalmente più sento "proprio" durante la lettura di questo albo.
La canzone evoca "qualcuno che ci guarda là sopra", un incipit che già da solo può riflettere il titolo dell'albo finora citato. Il resto della canzone, soprattutto nel ritornello ("...tutti viviamo sotto lo stesso cielo, tutti vivremo e tutti moriremo, non c'è giusto, non c'è sbagliato, il cerchio ha un solo lato..."), rispecchia molte opinioni di Juliet, la mamma di Eilidh, la quale non si rassegna al ritrovamento della figlia e che continua a dire a Dylan che "non siamo altro che figli del mondo, perché i confini non sono altro che segni geografici". Un inno all'unione quindi, che trova campo anche nelle parole di Coe il quale è alla ricerca della "lingua madre", quella che c'era prima della Terra di Babele, monumento mitico che segna la divisione degli uomini dopo l'eterna unione iniziale.
E poi è sufficiente vedere il videoclip della canzone (una piccola gemma, fidatevi) per accorgervi quanto queste due opere possano essere accostate.
SPOILER!
P.S.: Il finale dell'albo di Dylan Dog lo guardo anche immaginandomi in sottofondo il Main Theme di Interstellar (film che per la cronaca amo). La distanza che c'è tra Juliet e Eilidh è in qualche modo simile alla distanza che c'è tra Cooper e i suoi figli.
SPOILER!
P.S.: Il finale dell'albo di Dylan Dog lo guardo anche immaginandomi in sottofondo il Main Theme di Interstellar (film che per la cronaca amo). La distanza che c'è tra Juliet e Eilidh è in qualche modo simile alla distanza che c'è tra Cooper e i suoi figli.
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Must See #34. Italstellar (Inception s.r.l.)
Non c'è bisogno di spiegare niente. C'è solo da applaudire.
Regia, fotografia, perfino vfx. E tanto humor, ben dosato, per nulla scontato e vero.
Davvero complimenti. Ottima realizzazione.
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domenica 16 novembre 2014
Must See #33. Christmas is sharing (Rattling Stick, Ringan Ledwidge - Sainsbury's official christmas 2014 ad)
Quando lo spot diventa un cortometraggio che narra una vicenda storica realmente accaduta è stupefacente, meraviglioso e sublime.
Quando questo spot è realmente uno spot, quindi:
a) pubblicizza un brand
b) pubblicizza un prodotto
allora ha centrato l'obiettivo.
Quando questo spot lancia anche un messaggio universale allora siamo di fronte al capolavoro.
Assoluto.
Certo: questo spot dev'essere girato bene. Lo dò per scontato.
Che meraviglia.
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sabato 15 novembre 2014
Mi piacciono le persone.
Sono così socievole che per lavarmi mi faccio il bagno di folla.
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Low battery.
Philae va in standby, batteria scarica.
La prossima volta spegnete il 3g, cazzo.
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Must See #32. Provaci ancora Chermiti!
Calcio di rigore: lo tiri, segni, esulti.
Fermi tutti. L'arbitro ordina una nuova esecuzione. "Troppa gente in area", dice, "Troppi amici tuoi in area", ti sta dicendo.
Calcio di rigore. Il portiere ha uno strano ghigno.
Pazienza. Parti. Tiri.
Quel maledetto intuisce e para.
Calci sulla ribattuta, improvvisi una specie di acrobazia.
E quel maledetto rimbalza sulle proprie reni e prende anche quella.
Allora vaffanculo, ti rialzi da terra saltando sul tuo culo e colpisci di testa in tuffo.
E' la volta buona.
Portiamoci a casa sto 0-2 alla mezzora.
Dai, dai, dai, dai...
E poi sbuca il difensore che salva tutto.
In rovesciata.
In rovesciata. Sulla linea.
Cazzo. Quello non azzecca rovesciate nemmeno in spiaggia con i figli e oggi diventa l'eroe di Aarau.
Ed è successo tutto in 10 secondi.
mercoledì 5 novembre 2014
Signorini si nasce. Anche merde, se è per questo.
"(...) il Ministro, con il marito Mario Gianani, si concede una... pausa di piacere."Forse qualcuno comprerà qualche Moncler in meno.
Ma son certo che nessuno comprerà qualche Chi in meno.
Perché?
Perché non ci piacciono le oche spennate ma ci piacciono le donne che fanno i pompini.
Prima il gossip era masturbazione, ora è la masturbazione a essere gossip.
Non vedo l'ora che Chi pubblichi un reportage su gente che caga. Ovvero sui propri "giornalisti".
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martedì 4 novembre 2014
Festa delle Forze Armate (#FreeMarcoTonus inside)
(by Marco Tonus il quale, grazie a qualche benpensante che si è offeso per questa vignetta, è stato bannato per qualche giorno su facebook)
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domenica 2 novembre 2014
Fredric Brown - La risposta (1954)
Con gesti lenti e solenni, Dwar Ev procedette alla saldatura, in oro, degli ultimi due fili. Gli occhi di venti telecamere erano fissi su di lui e le onde subeteriche portarono da un angolo all’altro dell’universo venti diverse immagini della cerimonia.
Si rialzò, con un cenno del capo a Dwar Reyn, e s’accostò alla leva dell’interruttore generale: la leva che avrebbe collegato, in un colpo solo, tutti i giganteschi computer elettronici, di tutti i pianeti abitati dell’universo – novantasei miliardi di pianeti – formando il supercircuito da cui sarebbe uscito il supercomputer, un’unica macchina cibernetica racchiudente tutto il sapere di tutte le galassie.
Dwar Reyn rivolse un breve discorso a tutti gli innumerevoli miliardi di spettatori. Poi, dopo un attimo di silenzio, disse: “Tutto è pronto, Dwar Ev.”
Dwar Ev abbassò la leva. Si udì un formidabile ronzio che concentrava tutta la potenza, tutta l’energia di novantasei miliardi di pianeti.
Grappoli di luci multicolori lampeggiarono sull’immenso quadro, poi, una dopo l’altra, si attenuarono.
Dwar Ev fece un passo indietro e trasse un profondo respiro.
“L’onore di porre la prima domanda spetta a te, Dwar Reyn.”
“Grazie” disse Dwar Reyn. “Sarà una domanda a cui nessuna macchina cibernetica ha potuto, da sola, rispondere”.
Tornò a voltarsi verso la macchina.
“C’è, Dio?”
L’immensa voce rispose senza esitazione, senza il minimo crepitio di valvole o condensatori.
“Sì: adesso, Dio c’è.”
Il terrore sconvolse la faccia di Dwar Ev, che si slanciò verso il quadro comando.
Un fulmine sceso dal cielo senza nubi lo incenerì, e fuse la leva inchiodandola per sempre al suo posto.
Si rialzò, con un cenno del capo a Dwar Reyn, e s’accostò alla leva dell’interruttore generale: la leva che avrebbe collegato, in un colpo solo, tutti i giganteschi computer elettronici, di tutti i pianeti abitati dell’universo – novantasei miliardi di pianeti – formando il supercircuito da cui sarebbe uscito il supercomputer, un’unica macchina cibernetica racchiudente tutto il sapere di tutte le galassie.
Dwar Reyn rivolse un breve discorso a tutti gli innumerevoli miliardi di spettatori. Poi, dopo un attimo di silenzio, disse: “Tutto è pronto, Dwar Ev.”
Dwar Ev abbassò la leva. Si udì un formidabile ronzio che concentrava tutta la potenza, tutta l’energia di novantasei miliardi di pianeti.
Grappoli di luci multicolori lampeggiarono sull’immenso quadro, poi, una dopo l’altra, si attenuarono.
Dwar Ev fece un passo indietro e trasse un profondo respiro.
“L’onore di porre la prima domanda spetta a te, Dwar Reyn.”
“Grazie” disse Dwar Reyn. “Sarà una domanda a cui nessuna macchina cibernetica ha potuto, da sola, rispondere”.
Tornò a voltarsi verso la macchina.
“C’è, Dio?”
L’immensa voce rispose senza esitazione, senza il minimo crepitio di valvole o condensatori.
“Sì: adesso, Dio c’è.”
Il terrore sconvolse la faccia di Dwar Ev, che si slanciò verso il quadro comando.
Un fulmine sceso dal cielo senza nubi lo incenerì, e fuse la leva inchiodandola per sempre al suo posto.
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Colgate.
Gita in un ridente paesino brianzolo popolato da soli dentisti.
Colgate.
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sabato 1 novembre 2014
Tiziano Ferro - Senza scappare mai più. Ovvero, come imparai ad analizzare l'omofobia e ad aver paura dei troll come Lino Sastri.
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Cucchi.
Io ve l'ho sempre detto che Cucchi è morto per una forte tonsillite.
Fortissima.
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mercoledì 29 ottobre 2014
Pampers
Vendeva pannolini commestibili. Dava Pampers focaccia.
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martedì 28 ottobre 2014
Io, me e la straordinaria somiglianza tra Stanley Kubrick e Padre Pio.
Provate a darmi torto.
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domenica 26 ottobre 2014
Ora legale
Se stanotte dimenticate di mettere l'ora solare sti cazzi.
Semplicemente domani, quando lo scriverete su facebook e twitter, noi staremo ancora dormendo.
Buonanotte.
Semplicemente domani, quando lo scriverete su facebook e twitter, noi staremo ancora dormendo.
Buonanotte.
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sabato 25 ottobre 2014
La prostituzione minorile.
Nuovi guai per Gabriele Paolini. Il precursore del photo-bombing e del selfie è coinvolto in un processo che lo vede accusato di induzione alla prostituzione, produzione di materiale pedopornografico e tentata violenza sessuale. I trombati sarebbero minorenni.
Beh. Su questo può sfangarla: dovrà solo dire che non sapeva che lo fossero.
Beh. Su questo può sfangarla: dovrà solo dire che non sapeva che lo fossero.
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giovedì 23 ottobre 2014
Dai! Andiamo a scagliare palline da golf da 200 metri d'altezza!
Fedez aiutami tu. Pagami le spese per affrontare questo processo. Perché adesso io voglio sul tavolo degli imputati i colpevoli di un'iniziativa così idiota come quella organizzata per inaugurare il campo pratica di golf in City Life, zona Amendola di Milano.
Perché solo un idiota può credere che una pallina da golf scagliata da 200 metri di altezza non possa restare in balia dei venti. Solo un idiota può stupirsi che l'azione possa diventare pericolosa se effettuata in città. Solo un idiota. Oppure un negligente figlio di puttana, uno di quelli che pensa a intascare e/o sperperare e chi si è visto si è visto.
Parlo di ciò che è successo il 22 ottobre a Milano.
Perché solo un idiota può credere che una pallina da golf scagliata da 200 metri di altezza non possa restare in balia dei venti. Solo un idiota può stupirsi che l'azione possa diventare pericolosa se effettuata in città. Solo un idiota. Oppure un negligente figlio di puttana, uno di quelli che pensa a intascare e/o sperperare e chi si è visto si è visto.
Parlo di ciò che è successo il 22 ottobre a Milano.
"Matteo Manassero ha inaugurato a Milano il campo pratica golf di Citylife, in pieno centro cittadino. Per l'occasione il golfista italiano si è esibito nel "tiro mozzafiato" dalla vicina Torre Isozaki, il grattacielo più alto d'Italia. (...)"Peccato che...
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mercoledì 22 ottobre 2014
Meanwhile in Canada. Ovvero la banalità del male di un certo tipo.
Hannah Arendt perdonami.
Non scopro l'acqua calda, lo so, ma ogni tanto riprendere certi concetti mi aiuta a sentirmi ancora normale.
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Must See #31. Here's a potential fail put to good use.
"Se stai per fare cose stupide, almeno diventa un donatore di organi. I tuoi 8 organi possono salvare 8 vite. Il cervello non può essere donato. E in molti casi è meglio così."
Campagna per sensibilizzare sulla donazione degli organi. Agenzia: Duval Guillaume. Lo spunto deriva dagli Darwin Awards.
Se il messaggio vi ha colpito andate su www.reborntobealive.be.
Sì: questa meraviglia arriva dal Belgio.
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Must See #30. Ikea Halloween: The Shining
Che all'estero siano 403 marce avanti rispetto a noi lo sappiamo già.
Che all'estero siano 3223 marce avanti a noi nel fare commercial lo sappiamo già.
Vedere per credere: IKEA Singapore ricorda a tutti che sta arrivando Halloween e lo fa ricreando l'horror per antonomasia: Shining di Kubrick.
Ne esce una meraviglia piena di chicche nascoste di qua e di là.
Il video è uscito l'altro ieri e ha già totalizzato quasi 300.000 views: il marchio ne esce rafforzato e si fa apprezzare per lo humor e lo spirito citazionista.
Questo il post di IKEA Singapore:
Relax...this video is purely fictional. No customers have reported any weird sightings at our stores nor have we found any skeletons in our closets.
Credits:
Director/DP/Operator: Jordan Quellman (jordanquellman.com/) ||| Producer/Production Company:
Malay Prakesh & Bhavna Shivayogimath/Blacksheep Live (blacksheeplive.com/) ||| Agency:
BBH Asia-Pacific ||| Creative: Angie Featherstone ||| Art Director: Marcus Yuen ||| Production Designer: Enrique Unzueta-Miranda ||| Gaffer: Jaime Villa-Ruiz (jaimevillaruiz.com/) |||
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martedì 21 ottobre 2014
Timperi e Gasparri.
L’Italia è il paese dove la morale viene sbandierata in base all’aria che tira e la bigotteria serve a galvanizzare i puristi della domenica.
(semicit. Erica Vecchione)
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Ho le Gasparroidi.
Sto cercando metafore idonee per definire "gasparri su twitter" ma mi sono bastati 35 secondi per capire che è inutile cercare bassezze così infime.
Sarebbe come correre una gara e pretendere di superare l'ultimo.
Sarebbe come correre una gara e pretendere di superare l'ultimo.
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venerdì 17 ottobre 2014
Terminattore.
riguardato per la 439° volta Terminator.
1) è sempre tamarro e figo.
2) ora mi guardo il 2 e vado a dormire alle 4 perché poi guarderò il 3.
3) nel frattempo chatto con Luisenzaltro il quale mi scrive che Schwarzenegger è un "terminattore": scoppio a ridere come un pirla e spavento mia madre che non capisce che cazzo mi rido proprio sul finale.
4) pazienza se alla fine - SPOILER (ma davvero qualcuno non l'ha mai visto?) - i due si infilano in una fabbrica nonostante potessero correre per le strade della città - FINE SPOILER
1) è sempre tamarro e figo.
2) ora mi guardo il 2 e vado a dormire alle 4 perché poi guarderò il 3.
3) nel frattempo chatto con Luisenzaltro il quale mi scrive che Schwarzenegger è un "terminattore": scoppio a ridere come un pirla e spavento mia madre che non capisce che cazzo mi rido proprio sul finale.
4) pazienza se alla fine - SPOILER (ma davvero qualcuno non l'ha mai visto?) - i due si infilano in una fabbrica nonostante potessero correre per le strade della città - FINE SPOILER
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Tantissimi parassiti.
Ecco i vitalizi pagati dalla Camera dei deputati con gli importi del mese di agosto. Nel primo elenco sono riportati gli assegni liquidati con il vecchio sistema di calcolo. Il secondo elenco comprende invece i vitalizi maturati dai parlamentari in carica anche dopo il gennaio del 2012 e calcolati per il periodo successivo con il nuovo sistema introdotto con la riforma voluta dai vertici di Montecitorio
Lista vitalizi 1 from ilfattoquotidiano
Ecco i vitalizi pagati dal Senato con gli importi del mese di agosto. Sono indicati gli anni di contribuzione, i titolari degli assegni calcolati anche con il nuovo metodo introdotto dalla riforma del gennaio 2012 (“SI”) voluta dai vertici di Palazzo Madama e l’importo netto del vitalizio
Ecco i vitalizi pagati dal Senato con gli importi del mese di agosto. Sono indicati gli anni di contribuzione, i titolari degli assegni calcolati anche con il nuovo metodo introdotto dalla riforma del gennaio 2012 (“SI”) voluta dai vertici di Palazzo Madama e l’importo netto del vitalizio
giovedì 16 ottobre 2014
Alberto Distefano.
"Perché ci sono sindaci che fanno le lotte contro l'apertura dei kebap nelle loro città e poi sono gli stessi che si vantano che gli italiani hanno portato la pizza nel mondo?"
(cit. Alberto Distefano)
martedì 14 ottobre 2014
La Gazzetta che mi piace.
Non sapete cosa sta succedendo nel mondo e vi importa solo di calcio?
Dario Falcini e Andrea Luchetta firmano il "mini-reportage" made in gazzetta più bello dell'anno. Drammatico, vero. In poche righe si discende nelle atroci bestialità che funestano il nostro pianeta. E' quasi un ripasso di storia contemporanea.
Grazie.
Dario Falcini e Andrea Luchetta firmano il "mini-reportage" made in gazzetta più bello dell'anno. Drammatico, vero. In poche righe si discende nelle atroci bestialità che funestano il nostro pianeta. E' quasi un ripasso di storia contemporanea.
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domenica 12 ottobre 2014
Siti che copiano gatti che rubano
C'era una volta la parola "virale", così definita nel più elementari dei dizionari:
Usare la parola "virale" serviva in origine per definire il potenziale contagioso del contenuto multimediale pubblicato in rete.
Adesso quella parola, adottata e sfruttata nel mondo dell'informazione 2.0, rispecchia pienamente il suo ancestrale significato.
Urge una mia premessa. I siti ufficiali dei quotidiani cartacei sono diventati solo degli accumulatori di post necessari ad accumulare views che per i gestori significano entrate pubblicitarie. Ecco quindi che gloriosi giornali come La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Il Corriere Della Sera, La Stampa ecc. han trasformato le proprie home page e le relative fanpage di Facebook in palcoscenici simili a Studio Aperto dove non serve l'informazione ma solo fare impressione: non incuriosire ma destare stupore e conseguenti risate oppure indignazioni. Insomma: puro intrattenimento.
Metteteci anche la crisi et voilà: la pubblicazione di "contenuti" sul web non è in mano a giornalisti ma, credo, a poveri disgraziati (blogger, appassionati, studenti) sotto pagati costretti a mandare in onda valanghe di merdate necessarie a gonfiare le casse dei suddetti giornali.
"Relativo ai virus. Anche, provocato da virus. (...)"
Virus: Parassita che vive e si moltiplica a spese di una cellula vivente; riesce a passare attraverso i filtri che trattengono invece i batteri (...)Ora è virale una campagna di marketing. Un video. Un post. Una foto.
Usare la parola "virale" serviva in origine per definire il potenziale contagioso del contenuto multimediale pubblicato in rete.
Adesso quella parola, adottata e sfruttata nel mondo dell'informazione 2.0, rispecchia pienamente il suo ancestrale significato.
Urge una mia premessa. I siti ufficiali dei quotidiani cartacei sono diventati solo degli accumulatori di post necessari ad accumulare views che per i gestori significano entrate pubblicitarie. Ecco quindi che gloriosi giornali come La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Il Corriere Della Sera, La Stampa ecc. han trasformato le proprie home page e le relative fanpage di Facebook in palcoscenici simili a Studio Aperto dove non serve l'informazione ma solo fare impressione: non incuriosire ma destare stupore e conseguenti risate oppure indignazioni. Insomma: puro intrattenimento.
Metteteci anche la crisi et voilà: la pubblicazione di "contenuti" sul web non è in mano a giornalisti ma, credo, a poveri disgraziati (blogger, appassionati, studenti) sotto pagati costretti a mandare in onda valanghe di merdate necessarie a gonfiare le casse dei suddetti giornali.
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Non è un'autostrada.
La Brebemi è uno spassoso insieme di 6 corse di emergenza.
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sabato 11 ottobre 2014
“Mamma, cosa sono?” I gay e le sentinelle spiegati a mia figlia
Di tutte le foto delle sentinelle in piedi viste in questi giorni ce n’èuna che mi ha colpito in particolare. Quella in cui, tra le sentinelle, con il suo bravo libro aperto tra le mani, c’è un bambino. La foto ha colpito anche altri e l’ho vista commentare in rete. Uno dei dubbi più evidenti -e più legittimi- è chiaramente: ma se quel bambino un giorno si scoprisse gay, se già avesse dentro di sé qualche pulsione a un desiderio omosessuale, come si dovrebbe sentire? Il suo rispetto di sé e la fiducia nella comprensione dei suoi cari (che probabilmente lo hanno portato a questa manifestazione) non ne subirebbero una scossa molto dura?
Ma anche se quel bambino si rivelasse poi perfettamente eterosessuale, come si sentirà un giorno quando avrà colleghi gay, vicini di casa gay, amici gay e si renderà conto di aver manifestato contro i loro diritti? Perché, volenti o nolenti, i nostri figli non crescono sotto una campana di vetro ma in un mondo in cui ciascuno può vivere la propria sessualità come meglio crede e può esprimerlo con serenità (o almeno si spera e ci si prova).
E mi sono chiesta cosa avrei detto a mia figlia, che rientra nel novero dei coniglietti piccoli-piccoli con le orecchie lunghe-lunghe, sulla questione.
Ma anche se quel bambino si rivelasse poi perfettamente eterosessuale, come si sentirà un giorno quando avrà colleghi gay, vicini di casa gay, amici gay e si renderà conto di aver manifestato contro i loro diritti? Perché, volenti o nolenti, i nostri figli non crescono sotto una campana di vetro ma in un mondo in cui ciascuno può vivere la propria sessualità come meglio crede e può esprimerlo con serenità (o almeno si spera e ci si prova).
E mi sono chiesta cosa avrei detto a mia figlia, che rientra nel novero dei coniglietti piccoli-piccoli con le orecchie lunghe-lunghe, sulla questione.
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venerdì 10 ottobre 2014
Azzurro Bianco Nero.
Calcio d'angolo di Pirlo. Gol di Chiellini. Che fa doppietta dopo il pareggio regalato insieme a Buffon. Nazionale allenata da Conte.
Dai: c'è anche l'Italia per lo scudetto.
Dai: c'è anche l'Italia per lo scudetto.
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qualificazione europei
giovedì 9 ottobre 2014
Must Lissen #1 (Must See #28). Dave Stewart
Dave Stewart è un artista svedese di strada che negli ultimi anni, grazie a YouTube, sta ricevendo sempre più consensi. Voce possente, ruvida come poche, potente e struggente. Non si limita a coverizzare grandi successi mondiali ma a volte li reinterpreta.
Sul web esiste un video dove l'italiano di turno (il classico perbenista che non approfondisce) ne tesse lo lodi in contrapposizione alla crudele indifferenza dei passanti, malattia che a quanto pare colpisci anche quegli evoluti svedesi che tanto prendiamo a esempio.
Niente di più sbagliato: il video qui sopra è il primo di una piccola playlist formata da 19 performance in strada, ognuna delle quali mostra un pubblico sempre più numeroso davanti questo musicista. Non solo: sull'onda del successo sul web il cantante è stato invitato in varie trasmissioni svedesi e ha perfino fatto qualche piccolo concerto in studio (e in qualche locale). E' tutto sul web, basta cercare "Dave Stewart" associandolo a tag come "street", "artist", "swedish" per trovare molte testimonianze dei gradimenti nei suoi confronti (e non scambiarlo con l'omonimo ben più famoso) e il suo canale ufficiale (!).
Certo, come dice il mio amico Andrea Broggi "son tutti bravi a cantare roba degli altri", anch'io ascolterei volentieri qualcosa di suo, ma per adesso mi faccio bastare la sua voce.
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mercoledì 8 ottobre 2014
Videoclip Choise #19: Panic! At The Disco (Too Weird to Live, Too Rare to Die!, 2013) + Traduzione
Director Daniel "Cloud" Campos ||| Production Company Doomsday Entertainment ||| Danielle Hinde, Executive Producer ||| Ian Blair, Producer ||| Zach Wechter, Co-Producer ||| Video Commissioner Alex Bittan ||| Record Label Atlantic Records ||| Chad Nicholson, 1st Assistant Director ||| Trevor Durtschi, Colorist ||| Matt Bobbitt, Best Boy Grip
Meraviglia di Cloud Campos. Regia, è il caso di dirlo, chirurgica. La coreografia è pura gioia per gli occhi. Il montaggio è naturalmente ben fatto: è sufficiente guardare la partenza del ritornello per capire quanto il regista avesse chiaro cosa fare di questa canzone.
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Scrivi "razzismo" leggi "gaffe".
"...diciamo che ‘Optì Pobà’ è venuto qua, che prima mangiava le banane, adesso gioca titolare nella Lazio..." (Carlo Tavecchio, estate 2014, a ridosso della sua candidatura a Presidente della FIGC)Rapido test: hai capito quello che hai appena letto?
SI'! -> Benissimo. Sei europeo. Probabilmente sei mondiale.
NO! -> Peccato. L'italiano è una lingua difficile. Lo so. Soprattutto per gli italiani.
Ringrazio l'UEFA per aver squalificato per 6 mesi questo razzista.
Ringrazio l'Italia e gli italiani che di queste cose continuano a sbattersene i coglioni e ci si fanno perfino una risatina. Gli stessi che quando vengono definiti "mafia, pizza e mandolino" ti travolgono con proteste, querele e coltelli, sia chiaro.
Ipocriti, ignoranti. Italiani.
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martedì 7 ottobre 2014
Volontariato per Expo 2015. #macelafai #masiamoseri
Condivido pienamente I Hate Provincia e il suo post di giugno 2014 (l'ho scoperto solo ora, chiedo venia) dedicato al reclutamento dei volontari per Expo 2015, evento attorno a cui gireranno palate di miliardi di euro gonfiate anche grazie al sacrificio di questi giovani che, con l'illusione di fare contatti e fare "un'esperienza" (alcuni ci riescono, per carità; altri si accontentano, per carità; altri ancora non hanno capito che "esperienza" non coincide con l'essere sfruttato, a meno che non sei una giovane e sfortunata ragazza africana/dell'est/asiatica a cui lo scafista promette "un'esperienza incredibile in Italia), lavoreranno a gratis. Perché è questa la solfa.
Ripeto: lavoreranno a gratis.
Condividete le sue locandine.
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lunedì 6 ottobre 2014
Sentinella. In piedi. (Fredric Brown perdonami)
Era bagnato fradicio e coperto di umana pietas e aveva fame e freddo ed era lontano 50 metri da casa.
Un sole sbiadito dava una gelida luce azzurra e l'insofferenza era doppia di quella cui era abituato, faceva d'ogni movimento un'agonia di eroismo. Ma dopo decine di minuti, quest'angolo di città non era cambiato.
Era comodo per quelli del Parlamento, con le loro automobili tirate a lucido e le loro promesse elettorali; ma quando si arriva al dunque, tocca ancora al soldato di terra, alla fanteria, prendere la posizione e tenerla, con l'amore, palmo a palmo. Come questo fottuto marciapiede di un quartiere mai sentito nominare finché non ce lo avevano convocato con un post di Facebook. E adesso era suolo sacro perché c'era arrivato anche il nemico. Il nemico, l'unica altra razza uguale del mondo... crudeli schifosi, ripugnanti mostri. Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della città, dopo il lento e difficile avvicinamento del primo bar senza troppa gente; ed era stata subito guerra; quelli avevano cominciato a baciarsi senza nemmeno tentare un abbraccio, un'autorizzazione del magistrato per poterlo fare. E adesso, città per città, bisognava combattere, coi cenni di disgusto e le mani sugli occhi dei bambini. Perché nessuno pensa ai bambini. Nemmeno ai Marò, ma pazienza.
Era bagnato fradicio e coperto di umana pietas e aveva fame e freddo e il giorno era livido e spazzato da un vento violento che gli faceva male agli occhiali da sole. Ma i nemici tentavano di replicare e ogni muro era vitale. Stava all'erta, il libro pronto.
Lontano 50 metri da casa, a stare immobile in quel Paradiso perduto e a chiedersi se ce l'avrebbe mai fatta a riportare a casa l'intolleranza. E allora vide uno di loro camminare verso di lui. Chiuse gli occhi e cacciò un urlo. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più.
Il verso, la vista di quell'essere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s'erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose: ai rappresentanti maschi non piaceva la figa. Alle rappresentanti femmine non piaceva il cazzo.
Un sole sbiadito dava una gelida luce azzurra e l'insofferenza era doppia di quella cui era abituato, faceva d'ogni movimento un'agonia di eroismo. Ma dopo decine di minuti, quest'angolo di città non era cambiato.
Era comodo per quelli del Parlamento, con le loro automobili tirate a lucido e le loro promesse elettorali; ma quando si arriva al dunque, tocca ancora al soldato di terra, alla fanteria, prendere la posizione e tenerla, con l'amore, palmo a palmo. Come questo fottuto marciapiede di un quartiere mai sentito nominare finché non ce lo avevano convocato con un post di Facebook. E adesso era suolo sacro perché c'era arrivato anche il nemico. Il nemico, l'unica altra razza uguale del mondo... crudeli schifosi, ripugnanti mostri. Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della città, dopo il lento e difficile avvicinamento del primo bar senza troppa gente; ed era stata subito guerra; quelli avevano cominciato a baciarsi senza nemmeno tentare un abbraccio, un'autorizzazione del magistrato per poterlo fare. E adesso, città per città, bisognava combattere, coi cenni di disgusto e le mani sugli occhi dei bambini. Perché nessuno pensa ai bambini. Nemmeno ai Marò, ma pazienza.
Era bagnato fradicio e coperto di umana pietas e aveva fame e freddo e il giorno era livido e spazzato da un vento violento che gli faceva male agli occhiali da sole. Ma i nemici tentavano di replicare e ogni muro era vitale. Stava all'erta, il libro pronto.
Lontano 50 metri da casa, a stare immobile in quel Paradiso perduto e a chiedersi se ce l'avrebbe mai fatta a riportare a casa l'intolleranza. E allora vide uno di loro camminare verso di lui. Chiuse gli occhi e cacciò un urlo. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più.
Il verso, la vista di quell'essere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s'erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose: ai rappresentanti maschi non piaceva la figa. Alle rappresentanti femmine non piaceva il cazzo.
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venerdì 3 ottobre 2014
Videoclip Choise #18: Chromeo, Old 45's (White Women, 2014) - Traduzione
Meraviglia elettro anni'80 del duo canadese (vado matto per sto genere e nun me rompete e sta canzone è un misto Wham-Prince che mi arrapa l'orecchio) diretta meravigliosamente da Dugan O'Neal. Gran bella regia e gran bella fotografia.
Finale ironico molto gradevole, conclude in leggerezza un concept sobrio, semplice ma prodotto adeguatamente.
Qui sotto i credits, in calce la traduzione (si ringrazia Pri).
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giovedì 2 ottobre 2014
Tempesta perfetta Nesta
Ringrazio Nesta per questo tweet: esempio meraviglioso di sportività. Immenso Tempesta Perfetta.
Ce ne fossero di "cinguettate" così il calcio ne guadagnerebbe in lustro.
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mercoledì 1 ottobre 2014
Cesare Cremonini - Logico #1 (Logico, 2014) - Testo
Tra le cose più belle mai scritte e cantate in Italia. Nel pop commerciale, ovvio.
Grazie Cesare.
Logico #1
E’ tutto quello che so
Per ogni domanda componi un verso
Non siamo soli in questo universo
Logico sì, è logico
per tutti persino per te
Ragazza dagli occhi caleidoscopio
Solo la luce corre nel vuoto
Non succede quasi mai a due come noi
di credere che sia possibile
Trovare un complice in questo disordine
Tracciare un’orbita nell’atmosfera
Amore mio la logica non è sincera
Chissà se amare è una cosa vera
Logico, sì è logico
Non chiedersi come e perché
All you need is love
Mind games and I love her
E’ solo musica e fibre nervose
Non succede quasi mai a due come noi
di credere che sia possibile trovare
Un complice in questo disordine
Tracciare un’orbita nell’atmosfera
Amore mio la logica non è sincera
Siamo molecole oltre le nuvole
Corsie chilometriche
Raggi di luce, di bombe atomiche
Pronte ad esplodere
Stasera la logica non è sincera
Chissà se amare è una cosa vera
Chissà se amare è una cosa vera
Non succede quasi mai
(Non succede quasi mai)
Non succede quasi mai
(Non succede quasi mai)
Non succede quasi mai
(Non succede quasi mai)
Logico sì, è logico
Logico sì, è logico
Logico sì, è logico
Logico sì, è logico
Logico sì, è logico
Logico sì, è logico
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martedì 30 settembre 2014
Ferrero è sempre uno show.
Il nuovo presidente della Sampdoria non è un uomo ma è uno "show".
Questo è ciò che risulta consultando periodicamente la Gazzetta dello Sport che ha fatto di Ferrero uno strano Re Mida, capace di tramutare in show tutto ciò che tocca, dice, pensa, fa, ripensa, dimentica e mangia. Ferrero è il nuovo polo di attrazione mediatica, la Gazzetta online ne esalta l'istrionismo con titoli ad effetto che vanno al di là del carisma (comunque alto) del numero uno blucerchiato. Non ho sbatti di fare le still, accontentavi dei titoli (solo alcuni, non oso immaginare cosa è stato scritto finora sulla versione cartacea) con relativo link:
Questo è ciò che risulta consultando periodicamente la Gazzetta dello Sport che ha fatto di Ferrero uno strano Re Mida, capace di tramutare in show tutto ciò che tocca, dice, pensa, fa, ripensa, dimentica e mangia. Ferrero è il nuovo polo di attrazione mediatica, la Gazzetta online ne esalta l'istrionismo con titoli ad effetto che vanno al di là del carisma (comunque alto) del numero uno blucerchiato. Non ho sbatti di fare le still, accontentavi dei titoli (solo alcuni, non oso immaginare cosa è stato scritto finora sulla versione cartacea) con relativo link:
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Must See #27. The Piano Guys - Batman Evolution
Vuoi lanciare il tuo nuovo album?
Tra le tue hits c'è un medley che fonde “Batman Theme” by Neal Hefti (1966); “The Batman Theme” by Danny Elfman (1989); “Like a Dog Chasing Cars” by Hans Zimmer (2008)?
Hai con te un mucchio di soldi per farci un video? Ma un mucchio eh!
Voilà.
Buon divertimento e buona giornata!
domenica 28 settembre 2014
Gigino Mastrocofari e la bocciatura.
Gigino Mastrocofari viene bocciato due volte in prima superiore. Studiare non gli piace, non ce n'é. Decide quindi di abbandonare la scuola. Dopo un lento e snervante peregrinare nel precariato e nella disoccupazione, Gigino riesce comunque a trovare un lavoro per cui è sufficiente la licenza media. Il ragazzo, ora 25enne sgobba e si da fare. 8 ore al giorno a 900 euro al mese ma riesce a prendersi un monolocale (500 euro al mese, spese incluse). Nel tempo libera gioca in terza categoria la domenica nella squadretta del suo quartiere, va a pescare insieme allo zio che gli regala l'attrezzatura e si prende di tanto in tanto una birretta alla pizzeria sotto casa con gli amici. Molti suoi ex-compagni delle superiori hanno fatto l'università. Alcuni di loro, con cui è rimasto in contatto, lavorano e tra le altre cose possono permettersi un viaggetto ogni tanto fuori dall'Italia. Gigino lascia perdere l'invidia e si accontenta della vita che ha: in fin dei conti non è male avere il sabato e la domenica liberi. Anche se sarebbe bello poter fare qualcosa di più divertente. Ma non ci sono abbastanza soldi. Gigino ha una casa sua, è indipendente, certo: ma quando i suoi amici organizzano un weekend al lago lui deve rinunciare e a malincuore tenere duro in attesa di un miglioramento che prima o poi riuscirà a guadagnarsi.
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Must See #26. Wenn Chuck Norris Spielt.
Cosa succederebbe se Chuck Norris diventasse il protagonista di alcuni dei più famosi videogame anni '80 e '90?
Le sue comparsate in Super Mario e Pacman le migliori.
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Cesena - Milan. Le mie pagelle.
Pagelle (solo di chi mi pare) di un partita vista solo dalla mezzora del primo tempo in poi, dopo un digiuno di calcio che durava da almeno un paio di anni. Non mi sto giustificando, vi sto solo facendo perdere tempo.
ABBIATI - 4.5
A quanto pare l'unico tiro in porta del Cesena è quello che Abbiati converte in gol nel primo tempo (non l'ho visto ma mi fido delle cronache altrui). Per il resto non combina un granché perché i padroni di casa si sfidano a chi sfiora meglio il gol. Cioè, in realtà sul gol annullato a Lucchini esce alla "cazzo di cane", ma va beh.
Sebastiano Rossi se la gode.
#recidivo
ZAPATA - 3
Per quel che mi riguarda se uno come Nesta si lascia scappare un uomo lanciato a rete e decide di sotterrarlo con una trattenuta che non ci si concede nemmeno all'oratorio, lasciando così la propria squadra, allenata da Ancelotti, in dieci mentre sta vincendo 5 a 0 si merita comunque un 5.
Figuriamoci Zapata in una partita come quella di oggi.
#pirla
ESSIEN - 6
E' la versione gentile e più raffinata di Muntari. Non che ci voglia molto, per carità. Basterebbe anche Gascoigne appena alzato la mattina.
#ordinario(purtroppo)
HONDA - 5
3 gol in 5 partite. Io non ho visto quelle partite ma delle due l'una: è un cecchino inesorabile e ha una percentuale di realizzazione del 100%. Oppure ha un gran culo.
#fantasma
BONAVENTURA - 6
Ha una voglia matta di mettersi in mostra. Il Milan è, finora, la più bella occasione della sua vita. Ha qualità e tenacia ma sembra di vedere McGyver in una stanza totalmente vuota. Fosse nato 10 anni prima e fosse arrivato 10 anni fa sarebbe un pilastro della nazionale e avrebbe vinto le stesse Champions League di Pirlo. Peccato.
#scusatemamistasimpatico
TORRES - 5
Ok: il Milan non ha uno straccio di gioco e non gli arriva un pallone giocabile nemmeno pregando in inglese, ma da lui mi aspetto altro. Tipo un tiro in porta. Uno come Destro fa gol da 35 metri. Per dire. El Nino è il cane che abbandoni in autostrada: dategli un padrone, per piacere.
#abbandonato
MENEZ - 5
E' metà veneziano e metà calamita per bestemmie. Questo bizzarro ibrido francese corre, dribbla, dribbla, corre, dribbla e per non farsi mancare niente alla fine dribbla. Solo che non lo fa nemmeno in modo spettacolare, per cui alla lunga un po' annoia e un po' fa incazzare. Ricorda Jim Carrey alle prese con la maschere di The Mask. A volte la indossa e infatti 18 anni fa ha fatto un gol "della Madonna" contro il Parma. Evviva. Poi basta. Taglio corto: mi ha già rotto il cazzo.
#spumeggiantequandovuolesevuole
BRIENZA - 7
Il migliore in campo. Fa salire la squadra, dribbla, contiene, passa, si fa il culo. Talento che però sfortunatamente non è mai esploso. Nemmeno su Pc Calcio e Scudetto. I perché sono da ricercare in quella punizione a 4 metri sparata al quarto anello.
#comunqueapplausi
INZAGHI - 4
A me sto Milan non è piaciuto. Ok. Hai qualche bollito, non hai interpreti internazionali, i tempi di Sheva, Kakà, Rui Costa, Cafù e Pirlo sono finiti, ma non puoi allenare una squadra di serie A dopo due anni di gavetta con le giovanili. Secondo me cercare di vincere attaccando solo dalle fasce non è una gran trovata. Ah. Comunque ti amo.
#desolatomatiboccio
BISOLI - 4
Pierpaolo: hai di fronte un Milan formato Mitropa, ti ritrovi in superiorità numerica e invece di bombardare e portarti a casa una bella vittoria ti arrocchi in difesa e sfrutti i contropiedi?
Oggi a Cesena qualcuno ti vuole meno bene.
#machepalle
ABBIATI - 4.5
A quanto pare l'unico tiro in porta del Cesena è quello che Abbiati converte in gol nel primo tempo (non l'ho visto ma mi fido delle cronache altrui). Per il resto non combina un granché perché i padroni di casa si sfidano a chi sfiora meglio il gol. Cioè, in realtà sul gol annullato a Lucchini esce alla "cazzo di cane", ma va beh.
Sebastiano Rossi se la gode.
#recidivo
ZAPATA - 3
Per quel che mi riguarda se uno come Nesta si lascia scappare un uomo lanciato a rete e decide di sotterrarlo con una trattenuta che non ci si concede nemmeno all'oratorio, lasciando così la propria squadra, allenata da Ancelotti, in dieci mentre sta vincendo 5 a 0 si merita comunque un 5.
Figuriamoci Zapata in una partita come quella di oggi.
#pirla
ESSIEN - 6
E' la versione gentile e più raffinata di Muntari. Non che ci voglia molto, per carità. Basterebbe anche Gascoigne appena alzato la mattina.
#ordinario(purtroppo)
HONDA - 5
3 gol in 5 partite. Io non ho visto quelle partite ma delle due l'una: è un cecchino inesorabile e ha una percentuale di realizzazione del 100%. Oppure ha un gran culo.
#fantasma
BONAVENTURA - 6
Ha una voglia matta di mettersi in mostra. Il Milan è, finora, la più bella occasione della sua vita. Ha qualità e tenacia ma sembra di vedere McGyver in una stanza totalmente vuota. Fosse nato 10 anni prima e fosse arrivato 10 anni fa sarebbe un pilastro della nazionale e avrebbe vinto le stesse Champions League di Pirlo. Peccato.
#scusatemamistasimpatico
TORRES - 5
Ok: il Milan non ha uno straccio di gioco e non gli arriva un pallone giocabile nemmeno pregando in inglese, ma da lui mi aspetto altro. Tipo un tiro in porta. Uno come Destro fa gol da 35 metri. Per dire. El Nino è il cane che abbandoni in autostrada: dategli un padrone, per piacere.
#abbandonato
MENEZ - 5
E' metà veneziano e metà calamita per bestemmie. Questo bizzarro ibrido francese corre, dribbla, dribbla, corre, dribbla e per non farsi mancare niente alla fine dribbla. Solo che non lo fa nemmeno in modo spettacolare, per cui alla lunga un po' annoia e un po' fa incazzare. Ricorda Jim Carrey alle prese con la maschere di The Mask. A volte la indossa e infatti 18 anni fa ha fatto un gol "della Madonna" contro il Parma. Evviva. Poi basta. Taglio corto: mi ha già rotto il cazzo.
#spumeggiantequandovuolesevuole
BRIENZA - 7
Il migliore in campo. Fa salire la squadra, dribbla, contiene, passa, si fa il culo. Talento che però sfortunatamente non è mai esploso. Nemmeno su Pc Calcio e Scudetto. I perché sono da ricercare in quella punizione a 4 metri sparata al quarto anello.
#comunqueapplausi
INZAGHI - 4
A me sto Milan non è piaciuto. Ok. Hai qualche bollito, non hai interpreti internazionali, i tempi di Sheva, Kakà, Rui Costa, Cafù e Pirlo sono finiti, ma non puoi allenare una squadra di serie A dopo due anni di gavetta con le giovanili. Secondo me cercare di vincere attaccando solo dalle fasce non è una gran trovata. Ah. Comunque ti amo.
#desolatomatiboccio
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Pierpaolo: hai di fronte un Milan formato Mitropa, ti ritrovi in superiorità numerica e invece di bombardare e portarti a casa una bella vittoria ti arrocchi in difesa e sfrutti i contropiedi?
Oggi a Cesena qualcuno ti vuole meno bene.
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Quando la fantasia supera la realtà.
Queste foto sono costate circa 100 milioni di dollari.
Queste foto sono costate 70 milioni di dollari.
Viva l'Indian Space Research Organization (Isro) e il satellite Mangalyaam (veicolo di Marte, in hindi)!
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sabato 27 settembre 2014
Daje Giorgio!
Tornato ora dalla fila per l'acquisto dell'iphone 7, ho deciso che pago uno per tenermi il posto fino l'anno prossimo. non ho tempo da perdere. nel frattempo spero che il matrimonio di clooney stia andando alla grande perché voglio molto bene a george e per lui voglio solo il meglio.
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venerdì 26 settembre 2014
I-Phone 7
Vado a fare la fila per l'Iphone 7. Ci si vede l'anno prossimo!
Buon anno!
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giovedì 25 settembre 2014
Must See #25. Coitempichescorrono Film - Showreel Music Videos
www.coitempichescorronofilm.com ||| 380 7352003 / 349 2206658 ||| info@coitempichescorronofilm.com
Coitempichescorrono Film realizza videoclip musicali mettendo a disposizione:
CONCEPT ||| ART DIRECTION ||| REGIA ||| DIREZIONE DELLA FOTOGRAFIA ||| ANIMAZIONE STOP MOTION ||| MONTAGGIO OFFLINE ||| POST PRODUZIONE ||| COLOR GRADUATION ||| MONTAGGIO ONLINE ||| CONSEGNA MASTER
Riconoscimenti finora ottenuti:
ESCLUSIVA SU LA REPUBBLICA ||| VIDEO OF THE DAY ON ROLLING STONE ITALIA ||| WINNER ROCK TV PASS ||| OFFICIAL SELECTION TAGLIA CORTI 2014 ||| FINAL SELECTION FI-PI-LI HORROR FESTIVAL 2013 ||| FINAL SELECTION LE 4 GIORNATE DEL CINEMA DI NAPOLI 2013 ||| FINAL SELECTION NICKELCLIP VII ||| FINAL SELECTION XVII VALSUSA FILM FESTIVAL ||| 2ND PRIZE WHAT’S UP 2013
Music: March Division - Dig It In The Deep [Explicit]
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venerdì 19 settembre 2014
Must See #24 ||| Videoclip Choise #17: Pierpaolo Capovilla - Come ti vorrei (Obtorto Collo, 2014)
||| #ECCOLO ||| NEW VIDEOCLIP ||| Pierpaolo_Capovilla ||| COME TI VORREI ||| #OBTORTOCOLLO ||| Etichetta Universal Music Italia |||
In esclusiva su la Repubblica il videoclip che abbiamo prodotto per il grande Pierpaolo Capovilla!
Produzione: Coitempichescorrono Film ||| Regia: Chiara Feriani ||| DOP: Giacomo Frittelli ||| Montaggio: IlSami Punto ||| Produzione Esecutiva: Guido Ingenito ||| Aiuto Regista: Stefano Etter ||| Primo assistente camera: Federico Vio ||| Ispettore di Produzione: Ann Deveirà ||| Elettricista: Fabio Rovoletto ||| Macchinista: Claudio Gustavo Perna ||| Color Correction: EDI ||| Trucco e Parrucco: Marta Albiani make up artist ||| Attrice: Susanna Giaroli
Camera: Moovie servizi alle produzioni ||| Lights & Grips: Movie People
Ringraziamenti: Valentina Ferracin di Lombardia Film Commission ||| StayPuft MarshmallowMan ||| Ultimate Milano ||| Manuel Alfredo Cardenas Aviles e Denise Gardoni ||| Paolo Soravia ||| Gianfranco e Ivan Levanti & Davide Simioli ||| VOLVOCLUB.IT |||
In esclusiva su la Repubblica il videoclip che abbiamo prodotto per il grande Pierpaolo Capovilla!
Produzione: Coitempichescorrono Film ||| Regia: Chiara Feriani ||| DOP: Giacomo Frittelli ||| Montaggio: IlSami Punto ||| Produzione Esecutiva: Guido Ingenito ||| Aiuto Regista: Stefano Etter ||| Primo assistente camera: Federico Vio ||| Ispettore di Produzione: Ann Deveirà ||| Elettricista: Fabio Rovoletto ||| Macchinista: Claudio Gustavo Perna ||| Color Correction: EDI ||| Trucco e Parrucco: Marta Albiani make up artist ||| Attrice: Susanna Giaroli
Camera: Moovie servizi alle produzioni ||| Lights & Grips: Movie People
Ringraziamenti: Valentina Ferracin di Lombardia Film Commission ||| StayPuft MarshmallowMan ||| Ultimate Milano ||| Manuel Alfredo Cardenas Aviles e Denise Gardoni ||| Paolo Soravia ||| Gianfranco e Ivan Levanti & Davide Simioli ||| VOLVOCLUB.IT |||
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lunedì 15 settembre 2014
Must See #23. Steve Cutts - Where Are They Now?
Where Are They Now? from Steve Cutts on Vimeo.
Di nuovo Steve Cutts. Questa volta il geniale animatore scrive, dirige, anima, disfa, fa un breve documentario d'indagine sui cartoni animati della nostra adolescenza. La domanda è molto semplice: che fine hanno fatto? La risposta la si può intuire già solo guardando la preview qui sopra.
Irriverente, angosciante, spassoso.
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giovedì 11 settembre 2014
Dieci...anzi, alcuni libri che mi hanno colpito.
Ringrazio la mia amica Letizia e tiro giù anch'io una lista di dieci libri che mi hanno colpito.
(in realtà sono gli unici dieci che ho letto ed escludo la Bibbia perché conoscevo già il finale grazie al film) (ah! in realtà sono undici, ma suvvia #sticazzi)
- Il lungo addio, Raymond Chandler. Ho imparato qualcosa che mi tengo per me.
- Pancreas, trapianto del libro Cuore, Giobbe Covatta. Ho imparato a farmi na risata.
- The Road, Cormac McCarthy. Ho imparato a rispettare i mostri.
- Ruggine e ossa, Craig Davidson. Ho imparato a ringraziare Dio.
- Everyman, Philip Roth. Ho imparato a pensare alla vecchiaia.
- Cento anni di solitudine, Gabriel García Márquez. Ho imparato l'assolutezza.
- Survivor, Chuck Palahniuk. Ho imparato a far posto al cinismo.
- Guida galattica per autostoppisti, Douglas Adams. Ho imparato a riprendere le cose che mi piacevano.
- E' già mercoledì e io no, Alessandro Bergonzoni . Ho imparato ad amare l'assurdo ed esserlo.
- L'uomo che cade / Running Dog, Don DeLillo. Ho imparato a stare zitto. Ho imparato a perlustrare la mia mente.
- Vuoi stare zitta per favore?, Raymond Carver. Ho imparato cosa vuol dire scrivere divinamente.
- Amore 14, Federico Moccia. Ho imparato ad amare e a fare l'amore.
Mo tocca a voi, dieci libri e dieci amici da torturare con un tag: Luisenzaltro IlSami Punto Giacomo Frittelli Barack Obama Carlotta Gaia Tosoni Vittorio Castellano Zlatan Ibrahimovic Dalai Lama Fabrizio Bozzetti Clint Eastwood.
(in realtà sono gli unici dieci che ho letto ed escludo la Bibbia perché conoscevo già il finale grazie al film) (ah! in realtà sono undici, ma suvvia #sticazzi)
- Il lungo addio, Raymond Chandler. Ho imparato qualcosa che mi tengo per me.
- Pancreas, trapianto del libro Cuore, Giobbe Covatta. Ho imparato a farmi na risata.
- The Road, Cormac McCarthy. Ho imparato a rispettare i mostri.
- Ruggine e ossa, Craig Davidson. Ho imparato a ringraziare Dio.
- Everyman, Philip Roth. Ho imparato a pensare alla vecchiaia.
- Cento anni di solitudine, Gabriel García Márquez. Ho imparato l'assolutezza.
- Survivor, Chuck Palahniuk. Ho imparato a far posto al cinismo.
- Guida galattica per autostoppisti, Douglas Adams. Ho imparato a riprendere le cose che mi piacevano.
- E' già mercoledì e io no, Alessandro Bergonzoni . Ho imparato ad amare l'assurdo ed esserlo.
- L'uomo che cade / Running Dog, Don DeLillo. Ho imparato a stare zitto. Ho imparato a perlustrare la mia mente.
- Vuoi stare zitta per favore?, Raymond Carver. Ho imparato cosa vuol dire scrivere divinamente.
- Amore 14, Federico Moccia. Ho imparato ad amare e a fare l'amore.
Mo tocca a voi, dieci libri e dieci amici da torturare con un tag: Luisenzaltro IlSami Punto Giacomo Frittelli Barack Obama Carlotta Gaia Tosoni Vittorio Castellano Zlatan Ibrahimovic Dalai Lama Fabrizio Bozzetti Clint Eastwood.
mercoledì 10 settembre 2014
Apple Watch.
Non so come dirvelo. L'Apple Watch lo usava già Michael Knight negli anni '80.
#sietegajardimaobsoletiquindinonsietegajardi
Buona giornata!
#sietegajardimaobsoletiquindinonsietegajardi
Buona giornata!
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martedì 9 settembre 2014
Non me magni più il 3g
Ho disattivato la riproduzione automatica dei video nella bacheca notizie di Facebook. Oggi sono il mio eroe.
Buona giornata!
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Must See #22. Kyungmin Woo - Johnny Express
Visto al Milano Film Festival di quest'anno.
Spassosissimo corto d'animazione dove un fattorino spaziale ("il migliore" come si evince durante l'incipit) avrà qualche problema con una spedizione di proporzioni sconosciute.
Scritto, diretto e animato da Kyungmin Woo
Scritto con e prodotto da Jisang Kim
Produttori Esecutivi Jonghu Park, Kuho Choi, Jerry Park
Casa di produzione Alfred ImageWorks
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sabato 30 agosto 2014
Cosa potevo volere di più #1
Ok. Ho appena scoperto che fuori concorso a 71 Mostra Del Cinema Di Venezia c'è The Humbling, diretto da un certo Barry Levenson e interpretato da un certo Al Pacino. Il film è semplicemente l'adattamento de "L'umiliazione" di un certo Philip Roth.
Queste parole sono state scritte con la mano sinistra.
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mercoledì 27 agosto 2014
Charles Vacca
In principio scrissi questo.
Date un Darwin Award a Charles Vacca. Per piacere.
Una prece.
Buona mattinata.
Ora, a distanza di ore, partecipo al dolore che sta provando chi aveva conosciuto Charles.
Alla moglie che lo ha sposato, ai figli che ha avuto.
E penso a quanto sia idiota morire perché per legge è possibile dare un'arma in mano a una ragazzina di otto anni.
E penso a quanto sia disumano dire a propria figlia: "Amore! Oggi non ti portiamo né al parco gioco, né all'acquario, ma al poligono di tiro!".
O forse è disumano il primo e idiota il secondo. O forse entrambi. Bah.
Questi pensieri mi rendono questa morte insopportabile. Per me che non lo conoscevo: non oso immaginare per gli altri cosa significhi.
Nel frattempo è morto un uomo. Davanti cose del genere idiozia e qualsiasi altra parola muoiono con esso.
Qua la voce su wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/Shooting_of_Charles_Vacca
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lunedì 25 agosto 2014
#Icebucketchallenge. Un appunto ai detrattori.
Giusto per capirci: 40 è maggiore di 2. Di circa 20 volte. E' come se il vostro stipendio passasse da 1000 euro al mese a 20000. Un bel successo no? Volete sapere come fare? Semplice. Lanciate una campagna per sensibilizzare sul vostro salario mensile, per voi insufficiente. Sfidate la gente a, chessò, versarsi dell'acqua ghiacciata in testa. Se la cosa funziona starete meglio.
Ecco: è più o meno questo il senso dell #icebucketchallenge. Grazie a quest'ideina solo negli Stati Uniti sono stati raccolti 40 milioni di dollari in confronto ai 2 dell'anno scorso. 20 volte di più.
Se la cosa ancora non vi convince, ok. Ma limitatevi a non farvi 'na risata e non rompete l'anima a chi se la vuole fare.
Buona serata!
Ecco: è più o meno questo il senso dell #icebucketchallenge. Grazie a quest'ideina solo negli Stati Uniti sono stati raccolti 40 milioni di dollari in confronto ai 2 dell'anno scorso. 20 volte di più.
Se la cosa ancora non vi convince, ok. Ma limitatevi a non farvi 'na risata e non rompete l'anima a chi se la vuole fare.
Buona serata!
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sabato 23 agosto 2014
I nodi, quei birichini
I nodi, quando fanno sesso, vengono al pettine.
Buon rientro e ben ritrovati!
Buon rientro e ben ritrovati!
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martedì 8 luglio 2014
I milanesi e l'auto.
" I milanesi smetteranno di prendere l'automobile quando i piccioni avranno un culo da prendere a calci"
(cit. mia)
martedì 13 maggio 2014
Quando muori
Quando muori, non sai di essere morto, non ne soffri, ma è dura per gli altri.
La stessa cosa quando sei un imbecille.
(Anonimo)
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lunedì 5 maggio 2014
Banane, noccioline e fumogeni.
Ma io dico. Dopo i begli esempi di Dani Alves e Ibrahimovic, il pompiere sotto la curva del Napoli non poteva mangiare il fumogeno che gli hanno lanciato?
Bah.
Bah.
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mercoledì 30 aprile 2014
Alzheimer.
Berlusconi dal 9 maggio seguirà malati di Alzheimer.
E' una fantastica rivisitazione dell'ignavia.
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Vaffanculo. Cazzo.
Vaffanculo NBA e vaffanculo Adam Silver per la sentenza ai danni del razzista Donald Sterling: l'intolleranza verso chi è intollerante non serve a un cazzo, solo a creare maggior odio in chi odia e creare falsi martiri che andrebbero solo presi e messi in mezzo a chi odiano. Il razzismo non si combatte condannandolo e demonizzandolo ma solo con il confronto, come ogni forma di odio. Cazzo.
Vaffanculo giornali e giornalisti italiani, vaffanculo lettori e spettatori italiani, che per non so quale perversione stuprate la nostra informazione masturbandovi con notizie e dettagli su omicidi che per chissà quale logica diventano nazionali rubando spazio e tempo a ciò di cui dovremmo davvero interessarci. Cazzo.
Vaffanculo a chi ancora pensa che nel 2014 si erge a piccolo Dio, fabbrica leggi e toglie la vita a chi l'ha tolta di sua volta. Punire invece che correggere. Cazzo.
Vaffanculo a chi ha distrutto il nostro paese lasciandoci in eredità una classe dirigente che non ha alcuna idea di cosa sia fare politica oggi in Italia, credendo che sia solo propaganda e qualche trucchetto di magia in televisione. Sì, vaffanculo Pina Picierno e il tuo scontrino da 80 euro e vaffanculo e chi applaude a questa iniziativa da quattro soldi buona sola per imbonire allocchi e benpensanti. Cazzo.
Vaffanculo detrattori di Guardiola. Scudetto vinto con sei mesi d'anticipo e una semifinale di champions raggiunta al primo colpo, con gente come Mandzukic (?) e Dante (?) in mezzo a qualche fenomeno. Proprio vero che il calcio andrebbe seguito solo da chi non lo ama. Cazzo.
Vaffanculo ai buonisti che ora professano sconcerto e odio per Neymar in seguito alla fuga di notizie sulla campagna di marketing legata alla banana mangiata da Dani Alves. Imparate a leggere le vere notizie, magari sui quotidiani internazionali, Cristo (sempre un vaffanculo alla nostra informazione). Non è magnifico, ma se un'agenzia ha la brillante intuizione di preparare una campagna e lanciarla al momento giusto con i testimonial giusti sono affari che non ci competono. Perché è solo colpa nostra se per diffondere l'anti razzismo qualcuno ci deve lucrare sopra. Se non vi piace cominciate ad essere meno indifferenti verso chi odia, grazie. Così non ci sarà qualcun altro che lo fa per il caro vecchio denaro. E già che ci siete smettetela di emozionarvi per i video dove dei perfetti sconosciuti (sì, di sto cazzo) si baciano per la prima volta. E poi applaudite per la brillante campagna il brand che costruito il virale del momento. Cazzo.
Vaffanculo SAP e annessi associati. Vaffanculo agli assassini di Aldrovandi. Vaffanculo a voi che li sostenete e li applaudite. La solidarietà tra colleghi e un'imbarazzante e putrida maschera dietro cui celate il vostro essere belve. Cazzo.
E niente vaffanculo a me che sono bello, bravo e buono. Cazzo.
(tratto da "La sconosciuta ora", di Guido Ingenito, SIAE 30.04.14)
Vaffanculo giornali e giornalisti italiani, vaffanculo lettori e spettatori italiani, che per non so quale perversione stuprate la nostra informazione masturbandovi con notizie e dettagli su omicidi che per chissà quale logica diventano nazionali rubando spazio e tempo a ciò di cui dovremmo davvero interessarci. Cazzo.
Vaffanculo a chi ancora pensa che nel 2014 si erge a piccolo Dio, fabbrica leggi e toglie la vita a chi l'ha tolta di sua volta. Punire invece che correggere. Cazzo.
Vaffanculo a chi ha distrutto il nostro paese lasciandoci in eredità una classe dirigente che non ha alcuna idea di cosa sia fare politica oggi in Italia, credendo che sia solo propaganda e qualche trucchetto di magia in televisione. Sì, vaffanculo Pina Picierno e il tuo scontrino da 80 euro e vaffanculo e chi applaude a questa iniziativa da quattro soldi buona sola per imbonire allocchi e benpensanti. Cazzo.
Vaffanculo detrattori di Guardiola. Scudetto vinto con sei mesi d'anticipo e una semifinale di champions raggiunta al primo colpo, con gente come Mandzukic (?) e Dante (?) in mezzo a qualche fenomeno. Proprio vero che il calcio andrebbe seguito solo da chi non lo ama. Cazzo.
Vaffanculo ai buonisti che ora professano sconcerto e odio per Neymar in seguito alla fuga di notizie sulla campagna di marketing legata alla banana mangiata da Dani Alves. Imparate a leggere le vere notizie, magari sui quotidiani internazionali, Cristo (sempre un vaffanculo alla nostra informazione). Non è magnifico, ma se un'agenzia ha la brillante intuizione di preparare una campagna e lanciarla al momento giusto con i testimonial giusti sono affari che non ci competono. Perché è solo colpa nostra se per diffondere l'anti razzismo qualcuno ci deve lucrare sopra. Se non vi piace cominciate ad essere meno indifferenti verso chi odia, grazie. Così non ci sarà qualcun altro che lo fa per il caro vecchio denaro. E già che ci siete smettetela di emozionarvi per i video dove dei perfetti sconosciuti (sì, di sto cazzo) si baciano per la prima volta. E poi applaudite per la brillante campagna il brand che costruito il virale del momento. Cazzo.
Vaffanculo SAP e annessi associati. Vaffanculo agli assassini di Aldrovandi. Vaffanculo a voi che li sostenete e li applaudite. La solidarietà tra colleghi e un'imbarazzante e putrida maschera dietro cui celate il vostro essere belve. Cazzo.
E niente vaffanculo a me che sono bello, bravo e buono. Cazzo.
(tratto da "La sconosciuta ora", di Guido Ingenito, SIAE 30.04.14)
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sabato 26 aprile 2014
Bici un cazzo.
Sempre detto io.
Bici bici. Poi ti rubano gli amici.
Tze.
Buongiorno, va.
Bici bici. Poi ti rubano gli amici.
Tze.
Buongiorno, va.
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mercoledì 23 aprile 2014
Par Con Di Cio.
Così, per dire. Ogni riferimento a persone toscane ed eventi calcistici esistenti non è puramente casuale.
(articolo 1 della legge 515 del 1993, come modificata dalla legge del 2000 sulla par condicio)
Stop.
"in tutto il periodo della campagna elettorale la presenza di esponenti del governo è vietata in tutte le trasmissioni diverse da quelle di comunicazione politica e quelle informative riconducibili alla responsabilità di una specifica testata giornalistica"
(articolo 1 della legge 515 del 1993, come modificata dalla legge del 2000 sulla par condicio)
Stop.
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martedì 22 aprile 2014
Tributo a Papa Francesco. Pieno di gente timorata di Dio.
Io non sono un santo. Per sfortuna. Lo fossi stato avrei almeno perdonato gli organizzatori di questa pacchianata che per me è l'ennesimo festival dell'ipocrisia.
Della gente che c'è su questo manifesto sono sicuro che:
- il 96% non è arrivato vergine al matrimonio.
- il 78% non è arrivato vergine alla prima comunione.
- un buon 26% è omosessuale.
- l'89% non ha idea di cosa significhi "eucarestia".
- il 97% non sa cosa vuol dire "tautologia" che chi se ne frega ma è troppo bello far della pioggia un acquazzone sul bagnato.
- il premio "The Best Italian Positive Rapper" è commovente per il suo pressappochismo.
- resuscitare Flavia Vento, Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi sia opera di carità e di crimine allo stesso tempo.
- internet è il vero nemico di eventi del genere. Nel giro di dieci minuti ho scoperto Francisco Ensemble, i suoi sostenitori e soprattutto Maximo De Marco, un ragazzone pescarese che wikipedia descrive come cantante, regista e scrittore. Incuriosito ho consultato la sua produzione artistica scoprendone delle belle, ad esempio un lungometraggio da lui scritto e diretto (protagonista Claudia Koll) vincitore di premi Rai, Cei e Festival del Cinema di Salerno! Wow. Il fatto che non vi lasci nemmeno un link non si traduce con un mio totale diniego dinanzi tanta cultura.
Ringrazio in anticipo i numerosi credenti, misscredenti, mitomani, ignoranti e affaristi (soprattutto gli affaristi) che parteciperanno a questo immancabile appuntamento, trasmesso per l'occasione in mondo visione. Un debutto, per essere più dettagliati, perché questo è il primo appuntamento di un tour mondiale che a settembre raggiungerà perfino New York.
Amen.
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giovedì 10 aprile 2014
Stralcio #666 da "Codice rosso di vergogna"
Al Dottor Pisquano, unico cardio chirurgo con reperibilità, rubano l'auto, dentro c'era il portafoglio.
Il cerca persone suona. È arrivato un codice rosso in pronto soccorso. È necessario il Dottor Pisquano. Merda, sono io il Dottor Pisquano! Cellulare, sito #ATM. Il 37 direzione garibaldi passa alle 21.22. Poi uno ogni 12 minuti.
Il Dottor Pisquano esce. Arriva alla fermata alle 21.18.
Voilà.
E ora?
Il cerca persone suona. È arrivato un codice rosso in pronto soccorso. È necessario il Dottor Pisquano. Merda, sono io il Dottor Pisquano! Cellulare, sito #ATM. Il 37 direzione garibaldi passa alle 21.22. Poi uno ogni 12 minuti.
Il Dottor Pisquano esce. Arriva alla fermata alle 21.18.
Voilà.
E ora?
(Tratto da una storia verosimile. Astenersi pignoli, buonisti, cardiopatici e cagacazzo in generale.)
mercoledì 9 aprile 2014
Flusso di coscienza: Un quarto d'ora esatto.
Un quarto d'ora è sufficiente per finire di scrivere un pensiero al computer, salvarlo, pubblicarlo, spegnere il computer, nel frattempo puoi ascoltare un pezzo blues che tanto chi ci ammazza se non il tempo, maledetto figlio di puttana che con i tuoi secondi, i tuoi minuti, le tue ore, ci infilzi, ci pungoli, ci avverti che non sei affatto uno sbirro ma un compagno di sbronze che non ti riaccompagna a casa, per cui sei costretto a metterti alla guida ubriaco della tua scassata macchina del cazzo e intanto sul tuo computer appaiono avvisi di antivirus scaduti e tu rimandi e rimandi, forse qualcuno te lo rimetterà a posto, forse quel cazzo di coso esploderà definitivamente e dal cielo arriveranno i soldi per rimetterlo a posto, intanto un rutto, la ripetizione della canzone che conosci troppo bene perché la ascolti quando stai bene e quando stai male, ti prometti di smettere, ma come puoi smettere quando di fronte hai solo altro tempo da riempire con altre cose per cui a un certo punto dovrai smettere, perché anche la vita, sì la vita, a un certo punto dovrai smettere, ed è un peccato perché quando cominci è tutto carino e divertente ma in fin dei conti anche i gremlins all'inizio sono così, e poi via verso la strada più lunga, quella che non ti permette di poter guardare altrove perché sei preso a finire un cazzo di pensiero per poter chiudere il computer e andartene a casa, dove hai un cazzo di letto che ti aspetta a braccia aperte ed è l'unica cosa che ha delle braccia aperte, ed è allora che mi rendo conto che passare dalle seconda alla prima persona è come passare da un treno all'altro nella stazione che non ricordi, nel viaggio che non ricordi, ché la pornografia, le dormite corte ti hanno portato via, e cazzo il tempo ti sequestra e forse non riuscirò a finire questo pensiero però cazzo qualcosa ho scritto e mi ci è voluto del tempo, un quarto d'ora esatto.
E ora?
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lunedì 7 aprile 2014
Coming Soon #663
La trilogia si conclude.
Donnie Darko.
S. Darko.
Giovanna Darko.
Donnie Darko.
S. Darko.
Giovanna Darko.
Si ringrazia Sami El Kelsh per l'intuizione.
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domenica 6 aprile 2014
Considerazione #883450
Non è sempre merda quella che puzza.
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martedì 25 marzo 2014
Must See #29. Kevin Bacon @ Tonight Show #Footloose
Arrivederci. Ciao. Meraviglia. Splendido. Spettacolare. Bellissimo. Eccitante. Ok, sto esagerando. Sti cazzi.
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mercoledì 19 marzo 2014
Considerazione #244
Odi lo sciopero? Sciopera anche tu.
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martedì 18 marzo 2014
Considerazione #9978
Odi il traffico?
Prendi una cazzo di bicicletta e non rompere i coglioni.
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martedì 11 marzo 2014
Vomito.
Ringrazio la Repubblica per il post su facebook (con tanto di foto, in fin dei conti sono dei professionisti) su Pistorius che durante il processo per l'omicidio della sua fidanzata non regge la tensione e vomita.
Mi ritorna un dubbio: chi è lo SCIACALLO?
I giornali che pubblicano merdate per aumentare visualizzazioni e annesse pubblicità oppure il pubblico, i lettori, che davvero desiderano leggere cose di questo tipo?
Buona mattinata?
Mi ritorna un dubbio: chi è lo SCIACALLO?
I giornali che pubblicano merdate per aumentare visualizzazioni e annesse pubblicità oppure il pubblico, i lettori, che davvero desiderano leggere cose di questo tipo?
Buona mattinata?
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lunedì 3 marzo 2014
Stamattina, nell'ordine, odio
Stamattina odio: flamer e poser nella faida McConaughey/Di Caprio, Noemi, quelli bagnati dal sole, le sciure che nonostante una flotta di bus vuoti vogliono la galanteria sull'unico posto dove ci sei tu, frankie hinrg che dopo quelli che benpensano ditemi che cazzo gli è successo, i pedoni, gli ottimisti, ligabue, gli academy per il premio al miglior corto dato a helium, quelli che chiedono ai conducenti se bus e tram arrivano in posti che coincidenza vuole siano i capolinea, chi ha il tempo di fare jogging, i detrattori de la grande bellezza, chi si oppone, i cerchi nel grano, il cugino alla lontana, chi ricomincia da capo, chi si contraddice, Matthew McConaughey che al ritiro della statuetta poteva non dire niente e rivolgersi a Di Caprio, riproporre il rito pellerossa e tornare al suo posto dopo aver regalato un momento epico nella storia degli academy.
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venerdì 21 febbraio 2014
Quasi Palahniuk.
Trama
Tyler Durden ha aperto un locale dove le spogliarelliste si picchiano.
Titolo
"Night Club"
Sottotitolo
"Buongiorno e fateve na risata"
Tyler Durden ha aperto un locale dove le spogliarelliste si picchiano.
Titolo
"Night Club"
Sottotitolo
"Buongiorno e fateve na risata"
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giovedì 20 febbraio 2014
Ok, i gusti son gusti. Ora però riallacciate il cervello.
L'ultimo video dei Modà conferma la caratura delle loro canzoni. Ma su questo sto zitto. Ognuno hai i suoi gusti. Ciò che però mi terrorizza sono i commenti dei fan, che esaltano il video urlando al capolavoro, laddove infine il messaggio poco nascosto è "la donna è troia e fa la troia in ogni circostanza". E tra quei fan ci sono migliaia di donne.
Ma porco cazzo.
Ma porco cazzo.
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venerdì 14 febbraio 2014
Mi dispiace.
- Ehi! prendi sto cavallo con un corno sulla testa!
- Ne hai altri?
- No, è l'unicorn.
- Ne hai altri?
- No, è l'unicorn.
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giovedì 13 febbraio 2014
Votatemi perché #1
Votatemi e avrete letti matrimoniali al posto di poltrone in alcune sale dei cinema.
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lunedì 10 febbraio 2014
Must See #21 ||| Videoclip Choise #16: March Division, Right On My Way (Post Meridian Soul EP, 2014)
Video del giorno su Rolling Stone Italia.
Vincitore del Rock TV Pass.
PRODUZIONE COITEMPICHESCORRONO FILM ||| PRODUTTORE ASSOCIATO CISA LUGANO
IDEA + REGIA STEFANO ETTER ||| FOTOGRAFIA + STEADY CAM OPERATOR GIACOMO FRITTELLI ||| SUPERVISORE POST PRODUZIONE SAMI EL KELSH ||| VFX JACOPO PALERMO ||| PRODUZIONE ESECUTIVA GUIDO INGENITO + PRIMAVERA FUMAGALLI ||| AIUTO REGIA GIOVANNI GREGGIO ||| FOCUS PULLER DIMITRI ROSI ||| COSTUMI CAMILLA CHIERICI ||| RUNNER BRIAN DI MONTE
RINGRAZIAMENTI VIDEOZONE ||| ASTARTE AGENCY ||| LETIZIA SCATA'
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giovedì 6 febbraio 2014
Maledetti.
Dove sono i controllori quando hai il biglietto?!?
mercoledì 5 febbraio 2014
Giuro!
Mi sono svegliato così bene che sono tornato a letto.
Buongiorno.
Buongiorno.
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martedì 4 febbraio 2014
"HERO", soggetto e regia Il Caso - 45'', piano sequenza.
EST. SERA - STAZIONE CENTRALE, FERMATA TRAM 9
Tizio: "Scusa,hai una canna che devo fare una cartina?"
Guido è preso alla sprovvista.
Tizio (prima riflette e studia Guido, poi ha l'epifania): "ah ah,scusa hai una canna che devo fumare una cartina, anche corte vanno bene"
Guido è una cariatide.
Tizio: "Scusa ma sei straniero?"
Guido, ingenuo e idiota: "Yes"
Tizio: "You have one...come cazz...I smoke ganja, you understand? Ma vaffanculo"
E se ne va.
E Guido ha conosciuto il suo eroe quotidiano.
FADE OUT.
THE END.
Tizio: "Scusa,hai una canna che devo fare una cartina?"
Guido è preso alla sprovvista.
Tizio (prima riflette e studia Guido, poi ha l'epifania): "ah ah,scusa hai una canna che devo fumare una cartina, anche corte vanno bene"
Guido è una cariatide.
Tizio: "Scusa ma sei straniero?"
Guido, ingenuo e idiota: "Yes"
Tizio: "You have one...come cazz...I smoke ganja, you understand? Ma vaffanculo"
E se ne va.
E Guido ha conosciuto il suo eroe quotidiano.
FADE OUT.
THE END.
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giovedì 23 gennaio 2014
Posto riservato.
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lunedì 20 gennaio 2014
Nuove stazioni a Milano.
Papiniano. Fermata Papin... Eh?
Buongiorno!
Soprattutto ai disgraziati disorientati sulla linea verde alla ricerca del Wall Street Institute.
Buongiorno!
Soprattutto ai disgraziati disorientati sulla linea verde alla ricerca del Wall Street Institute.
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sabato 18 gennaio 2014
Radioattivi. (Flusso di coscienza)
"Benvenuti nell'età nuova" campeggia sul desolato striscione teso tra i due lampioni spenti della città in piena notte nel cuore della radura dove non so come sono capitato dopo una parte di vita spesa a cercare qualcosa più di un sentiero, qualcosa più di un incrocio, qualcosa più di un ingorgo. "Il peggio è passato" dicono da queste parti e lo scopro quando tra una puttana e un sorriso forzato spuntano alcuni marmocchi veri che ancora sanno di placenta e innocenza. Ritrovo l'odore della salsedine e delle balene arenate e squartate da una guerra che non sapranno mai, finite come sono in questo caos senza troppe pretese se non quella di vivere, e vaffanculo al giorno in cui l'uomo ha abitato questo mondo, olio raffermo tra gli ingranaggi di un meccanismo sì naturale, sì cosmico, sì forse perfetto, ma come ogni cosa bella, così come il gioco bello, ha vita breve come quella di un fiammifero che accende una sigaretta, e riempire il tamburo di una revolver senza soluzione di continuità, questo è quello che mi rimane di ciò che mi ha privato quell'abitudine bastarda che hanno gli uomini di sbranarsi per gli stessi motivi chiamandoli con nomi diversi: ma questo basta e avanza per lapidare, violentare, torturare, infierire, bucare, crocifiggere, astenersi perditempo, non si salvi chi può e dai cerchiamo alleati tra i nostri nemici per trucidare i nostri amici che tanto abbiamo tutti il sangue rosso ma a tutti piace il sangue rosso e ci accorgiamo di averlo rosso solo quando ormai è troppo tardi per chiedere scusa o per vantarsi di una gloria tamponata dalla terra in cui torneremo come cenere come tutti quanti diventiamo quando i giochi sono finiti, e non è la campana, nemmeno il tris, nemmeno la morra cinese, insomma questi marmocchi imparano il gioco della guerra, urlano "bang! sei morto" e non sanno nemmeno che la vita è ciò che ci tiene in vita e l'unico modo per imparare a essere grandi è divorare la merda di cui li nutriamo quando dimentichiamo che prima di essere grandi eravamo piccoli, formiche di fronte l'universo, e invece di goderci il mistero di come cazzo ci siamo arrivati in questo mistero lo scavalchiamo come qualcosa di superfluo, scontato, recuperato dal bancale di un discount prossimo al fallimento quando intorno la gente urla "prima donne e bambini, prima donne e bambini" e nei bunker ci entra solo polvere e fuliggine di corpi inceneriti dal fuoco che qualche nostro antenato aveva inventato per proteggere e noi non siamo riusciti a far niente se non stuprare quell'intuizione di un essere che non sapeva risolvere logaritmi, né uscire da labirinti, eppure come un nonno saggio ci aveva lasciato in eredità un posto meraviglioso che era il nostro futuro.
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martedì 14 gennaio 2014
DISCLAIMER: Quella che segue è un'arrogante polemica di un figlio di puttana qualsiasi: me.
Piantatela di dare del "genio" agli autori di opere che non vanno oltre l'opportuna intuizione.
Il "genio" ci spiazza con qualcosa che non credevamo possibile o che non sapevamo che esistesse, gli altri sono semplicemente arrivati prima di noi oppure hanno fatto qualcosa che noi non avevamo voglia di fare.
(E' qui sottinteso un invito: non aspettiamo i "geni", svegliamoci e diventiamolo).
- No all'appiattimento delle virtù umane. -
Il "genio" ci spiazza con qualcosa che non credevamo possibile o che non sapevamo che esistesse, gli altri sono semplicemente arrivati prima di noi oppure hanno fatto qualcosa che noi non avevamo voglia di fare.
(E' qui sottinteso un invito: non aspettiamo i "geni", svegliamoci e diventiamolo).
- No all'appiattimento delle virtù umane. -
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La mia vita con Natalie Portman. #1 Dopo colazione.
Natalie Portman sta bene. Abbiamo trascorso una notte memorabile.
Io a casa mia, lei a casa sua.
Buongiorno!
Io a casa mia, lei a casa sua.
Buongiorno!
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lunedì 13 gennaio 2014
Senza titolo. Titolo senza.
Se solo penso...
Se penso solo...
Penso se solo...
Penso solo se...
Solo se penso...
Solo penso se...
Buon pomeriggio.
Pomeriggio buon.
Se penso solo...
Penso se solo...
Penso solo se...
Solo se penso...
Solo penso se...
Buon pomeriggio.
Pomeriggio buon.
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Omonimie pericolose (per me)
Qualche anno fa. Mia madre davanti la tv. Dò un'occhiata, ascolto. Rido maligno.
"Che puttanata. Quello si chiama come Superman".
"E' Superman".
(era la prima puntata di Smallville)
Buondì.
"Che puttanata. Quello si chiama come Superman".
"E' Superman".
(era la prima puntata di Smallville)
Buondì.
venerdì 10 gennaio 2014
"Storia di una storia della settimana scorsa che non era ancora finita". Capitolo IX. Il Distacco.
Disclaimer: questo romanzo è scritto di getto e lo scrivo quando ne ho voglia. La storia, proprio per la sua natura casuale, attraversa generi e linguaggi diversi, senza alcuna pretesa di sensatezza. Non vi rimane che leggere e, quando/quanto possibile, divertirvi. Voster Guido Ingenito.
I) What does the fox say? || II) Fumo e cenere || III) Piazza Martini || IV) Everything you wanted ||
V) Nostalghia. || VI) .erenec e omuF || VII) La città incompiuta. || VIII) La superstizione del piccione.
Era stata una vacanza piuttosto pacata, ma in quelle due settimane io e Ash riprendemmo le forze necessarie per proseguire questo romanzo. Arturo no, ma visto che non lo conosco chi cazzo se ne frega. Ash era particolarmente carico, come da tempo non lo vedevo, o meglio come mai non lo avevo visto. Io invece avevo una gran voglia di fare casino e cercavo una scusa buona per scatenarne uno ogni minuto, ma vista la mia fisicità pari a quella di un lenzuolo, optai per il caos nelle mie scritture. Ringalluzzito ne approfittai allora per bere un paio di birre, in fin dei conti mi piaceva l'alcool e sono un appassionato di azioni immotivate. Non tutto deve avere una spiegazione. E stavo optando per il caos nelle mie scritture. La cosa piacque molto anche ad Ash che ne approfittò per inventare una macchina che imboccasse solo strade senza senso. Ci riuscì, ma visto che quel gioco di parole l'avevo già utilizzato io in un capitolo precedente, ripose l'attrezzatura e voltò pagina.
I) What does the fox say? || II) Fumo e cenere || III) Piazza Martini || IV) Everything you wanted ||
V) Nostalghia. || VI) .erenec e omuF || VII) La città incompiuta. || VIII) La superstizione del piccione.
"Storia di una storia della settimana scorsa
che non era ancora finita".
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Capitolo IX. Il Distacco.
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storia di una storia della settimana scorsa che non era ancora finita
L'imbecille.
Potete fare la Rivoluzione Industriale, quella Francese, quella Americana, potere fare il 68, il 77, uscire indenni da Tangentopoli, farvi travolgere dalla post modernità con le sue "app", le macchine ibride e I suoi grattacieli. Ma ci sarà sempre l'imbecille che sta a sinistra sulla scala mobile.
Firma la mia petizione per abbattere questi dementi.
Buongiorno.
Firma la mia petizione per abbattere questi dementi.
Buongiorno.
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giovedì 9 gennaio 2014
Must See #20. Steve Cutts - Man
MAN from Steve Cutts on Vimeo.
Steve Cutts è tra i più talentuosi osservatori e animatori dei nostri anni. In questo spassoso cartone realizzato in Flash e After Effects eccovi l'Uomo alle prese con il mondo che lo circonda.
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martedì 7 gennaio 2014
Must See #19. Terminator - How It Should End
"Dimenticate il passato. Il futuro è terminato"
Il T-1000 è tornato.
Il Dr. Brown e Marty McFly sono in pericolo.
Spassosissima rivisitazione di un film cult che ne incontra un altro altrettanto cult.
Visitate www.howitshouldhaveended.com per i finali dei film che non avete mai osato immaginare.
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domenica 5 gennaio 2014
Due film da vedere (no opinione inside)
Ieri notte mi sono sparato The Fighter e Detachment. Tralasciamo il primo, storia bellissima, regia superba così come la direzione degli attori (Bale è SUPREMO). Il secondo mi ha fatto sentire un buco allo stomaco: quando uscirà un film con i controcazzi sull'istruzione/insegnamento in Italia?
Bellissimi entrambi, consigliatissimi.
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venerdì 3 gennaio 2014
Martin Scorsese: Lettera a mia figlia.
Carissima Francesca,
ti scrivo questa lettera per parlarti del futuro, che io vedo attraverso la lente del mio mondo. Attraverso la lente del cinema, che ne è sempre stato al centro.
Nel corso degli ultimi anni sono arrivato alla convinzione che il cinema col quale sono cresciuto, quello che vive nei film che ti ho mostrato sin da quando eri piccola e che fioriva quando io ho iniziato a fare cinema, sta arrivando alla fine del suo ciclo. Non mi riferisco ai film che sono già stati girati, ma a quelli che devono ancora venire.
Non scrivo queste parole né con desolazione né con un senso di sconfitta. Al contrario: io penso che il futuro sia molto luminoso.
Abbiamo sempre saputo che il cinema è un business, e che la sua arte è stata possibile perché compatibile con le esigenze del business. Quando abbiamo iniziato, negli anni Sessanta e Settanta, nessuno di noi si è fatto illusioni su quel fronte. Sapevamo che avremmo dovuto lavorare duramente per proteggere ciò che amavamo. Sapevamo anche che saremmo andati incontro a periodi difficili. E credo che, in qualche modo, avessimo anche intuito che sarebbe arrivato il giorno in cui qualunque elemento scomodo o poco prevedibile del fare cinema sarebbe stato ridotto al minimo, forse addirittura soppresso. L’elemento più imprevedibile di tutti? Lo stesso cinema. E la gente che il cinema lo fa.
Non voglio mettermi a ripetere cose che sono state dette e scritte da tanti altri prima di me, sui cambiamenti di questo business, e sono rincuorato dalle eccezioni alla direzione generale verso cui sta andando il cinema: Wes Anderson, Richard Linklater, David Fincher, Alexander Payne, i fratelli Coen, James Gray e Paul Thomas Anderson riescono tutti a produrre i loro film. E Paul è riuscito non solo a fare “The Master” in 70 mm, ma anche a mostrarlo in quel modo in varie città. Tutti quelli che amano il cinema dovrebbero essergliene grati.
Sono commosso anche dagli artisti che continuano a fare i loro film in tutto il mondo, in Italia, in Francia, nella Corea del Sud, in Gran Bretagna, in Giappone, in Africa. Diventa ogni giorno più difficile, ma i loro film riescono a farli.
Non penso di essere pessimista, però, se dico che l’arte del cinema e il business del cinema sono arrivati a una svolta.
L’entertainment audiovisivo e ciò che conosciamo come cinema - immagini in movimento concepite da individui - sembrano andare verso direzioni diverse. In futuro, probabilmente, vedrai il cinema sempre meno sugli schermi dei locali multisala e sempre di più in sale piccole, oppure online e, presumo, in spazi e situazioni che non posso nemmeno prevedere.
Ma allora, Francesca, perché dico che il futuro è luminoso? Perché, per la prima volta nella storia di quest’arte, i film possono davvero essere fatti con pochi soldi. Quando io ero giovane era impossibile: i film a bassissimo budget sono sempre stati l’eccezione più che la regola. Ora è il contrario. Puoi avere immagini bellissime con cineprese assolutamente abbordabili. Puoi registrare suoni, montare e mixare e correggere il colore a casa tua. Tutto questo sta accadendo davvero.
Ma con tutta l’attenzione prestata alla meccanica e ai progressi tecnologici che hanno portato a questa rivoluzione nel cinema, c’è una cosa importante che devi ricordare: non sono le macchine a fare il film, sei tu. Poter prendere una cinepresa e iniziare a girare e poi mettere il tutto assieme con Final Cut Pro è una forma di libertà, ma fare un film - il film che senti di “dover” fare - è un’altra cosa. Per la quale non esistono scorciatoie.
Se John Cassavetes, mio amico e mentore, fosse ancora vivo, farebbe sicuramente ricorso a tutta la tecnologia disponibile oggi. Ma continuerebbe a ripetere le cose che ha sempre detto - che devi essere totalmente dedito al lavoro, che devi dare tutto te stesso e che devi proteggere quella prima scintilla che ti ha portato a fare quel film. Devi proteggerla con la tua vita. In passato, dato che fare cinema era così costoso, dovevamo combattere stanchezza e compromessi. Nel futuro, dovrai avere una tempra d’acciaio per opporti a qualcos’altro: alla tentazione di seguire la corrente come tutti e di lasciare che il tuo film stia semplicemente a galla.
Questo non vale solo per il cinema. Le scorciatoie non portano mai da nessuna parte. Non sto dicendo che tutto deve essere difficile. Sto dicendo che la voce che ti accende è la “tua” voce. La luce interiore, come dicevano i Quaccheri.
La luce sei tu. Questa è la verità.
Con tutto il mio amore,
papà.
ti scrivo questa lettera per parlarti del futuro, che io vedo attraverso la lente del mio mondo. Attraverso la lente del cinema, che ne è sempre stato al centro.
Nel corso degli ultimi anni sono arrivato alla convinzione che il cinema col quale sono cresciuto, quello che vive nei film che ti ho mostrato sin da quando eri piccola e che fioriva quando io ho iniziato a fare cinema, sta arrivando alla fine del suo ciclo. Non mi riferisco ai film che sono già stati girati, ma a quelli che devono ancora venire.
Non scrivo queste parole né con desolazione né con un senso di sconfitta. Al contrario: io penso che il futuro sia molto luminoso.
Abbiamo sempre saputo che il cinema è un business, e che la sua arte è stata possibile perché compatibile con le esigenze del business. Quando abbiamo iniziato, negli anni Sessanta e Settanta, nessuno di noi si è fatto illusioni su quel fronte. Sapevamo che avremmo dovuto lavorare duramente per proteggere ciò che amavamo. Sapevamo anche che saremmo andati incontro a periodi difficili. E credo che, in qualche modo, avessimo anche intuito che sarebbe arrivato il giorno in cui qualunque elemento scomodo o poco prevedibile del fare cinema sarebbe stato ridotto al minimo, forse addirittura soppresso. L’elemento più imprevedibile di tutti? Lo stesso cinema. E la gente che il cinema lo fa.
Non voglio mettermi a ripetere cose che sono state dette e scritte da tanti altri prima di me, sui cambiamenti di questo business, e sono rincuorato dalle eccezioni alla direzione generale verso cui sta andando il cinema: Wes Anderson, Richard Linklater, David Fincher, Alexander Payne, i fratelli Coen, James Gray e Paul Thomas Anderson riescono tutti a produrre i loro film. E Paul è riuscito non solo a fare “The Master” in 70 mm, ma anche a mostrarlo in quel modo in varie città. Tutti quelli che amano il cinema dovrebbero essergliene grati.
Sono commosso anche dagli artisti che continuano a fare i loro film in tutto il mondo, in Italia, in Francia, nella Corea del Sud, in Gran Bretagna, in Giappone, in Africa. Diventa ogni giorno più difficile, ma i loro film riescono a farli.
Non penso di essere pessimista, però, se dico che l’arte del cinema e il business del cinema sono arrivati a una svolta.
L’entertainment audiovisivo e ciò che conosciamo come cinema - immagini in movimento concepite da individui - sembrano andare verso direzioni diverse. In futuro, probabilmente, vedrai il cinema sempre meno sugli schermi dei locali multisala e sempre di più in sale piccole, oppure online e, presumo, in spazi e situazioni che non posso nemmeno prevedere.
Ma allora, Francesca, perché dico che il futuro è luminoso? Perché, per la prima volta nella storia di quest’arte, i film possono davvero essere fatti con pochi soldi. Quando io ero giovane era impossibile: i film a bassissimo budget sono sempre stati l’eccezione più che la regola. Ora è il contrario. Puoi avere immagini bellissime con cineprese assolutamente abbordabili. Puoi registrare suoni, montare e mixare e correggere il colore a casa tua. Tutto questo sta accadendo davvero.
Ma con tutta l’attenzione prestata alla meccanica e ai progressi tecnologici che hanno portato a questa rivoluzione nel cinema, c’è una cosa importante che devi ricordare: non sono le macchine a fare il film, sei tu. Poter prendere una cinepresa e iniziare a girare e poi mettere il tutto assieme con Final Cut Pro è una forma di libertà, ma fare un film - il film che senti di “dover” fare - è un’altra cosa. Per la quale non esistono scorciatoie.
Se John Cassavetes, mio amico e mentore, fosse ancora vivo, farebbe sicuramente ricorso a tutta la tecnologia disponibile oggi. Ma continuerebbe a ripetere le cose che ha sempre detto - che devi essere totalmente dedito al lavoro, che devi dare tutto te stesso e che devi proteggere quella prima scintilla che ti ha portato a fare quel film. Devi proteggerla con la tua vita. In passato, dato che fare cinema era così costoso, dovevamo combattere stanchezza e compromessi. Nel futuro, dovrai avere una tempra d’acciaio per opporti a qualcos’altro: alla tentazione di seguire la corrente come tutti e di lasciare che il tuo film stia semplicemente a galla.
Questo non vale solo per il cinema. Le scorciatoie non portano mai da nessuna parte. Non sto dicendo che tutto deve essere difficile. Sto dicendo che la voce che ti accende è la “tua” voce. La luce interiore, come dicevano i Quaccheri.
La luce sei tu. Questa è la verità.
Con tutto il mio amore,
papà.
Martin Scorsese
(copiato e incollato da L'Espresso)
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giovedì 2 gennaio 2014
Un ottimo inizio.
Non ho molto da raccontare, di sicuro non ho promesse.
Beh, è già un ottimo inizio.
Buon anno a tutti!
Beh, è già un ottimo inizio.
Buon anno a tutti!
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