Fred e l'unica birra di stasera. Parte 1.
Fred prende la birra dal bancone e sta per salire sul soppalchetto per poter bere in santa pace. In Tv c'è una partita. Il calcio gli piace ma stasera a Fred non frega un cazzo. Vuole solo l'unico sgabello libero là sopra e starci insieme per tutta la sera.
Ma scende un uomo di circa 35 anni, vassoio vuoto, bicchiere vuoto. Ha i capelli mossi dall'aria semplice del proprio portamento. E non fa niente per nasconderlo. Fred lo lascia scendere. Non puoi fermare uno che ha un portamento, pensa Fred. Senza chissà quale look. Decisamente discreto. E' per questo che spicca questo meraviglioso figlio di puttana. E sto tipo sembra anche molto gentile. Probabilmente è anche del WWF. Oppure, ancora peggio, di Emergency.
- Grazie mille - gli dice l'uomo.
Gentile e semplice, di quelli che si commuovono dentro per colpa delle guerre, pensa Fred, che dopo un rapido sorriso (o almeno così sembra) sta per salire la scala ma non si è accorto che intanto si è infilata una donna. Tra loro scatta un bell'incrocio di sguardi. In sottofondo c'è Dido (è White Flag, ma Fred crede sia...boh, gli basta cascare nella trappola pop emotiva degli anni 2000). La donna è giovane, bionda come una degli Abba. Sembra una degli Abba. Negli anni '70. 99% è straniera. Ecco. Nessuna maleducazione, solo distrazione, pensa Fred. La stai perdonando solo perché è una bella figa, pensa l'altro Fred. E' un po' che non scopiamo, gli risponde Fred. Le donne sono tutte puttane, gli risponde l'altro Fred. Sono una persona gentile, come il tipo di prima. Per cui perdono anche le puttane. Fred chiude la discussione. Per il momento. La tipa degli Abba gli sorride e Fred è pronto per smentire ogni insicurezza, buttarla nel culo alla sfiga, vincere la guerra contro l'eterna tristezza. Sta per dire qualcosa (vabbè) quando la tipa degli Abba si gira verso il soppalchetto, sorride come un cazzo di angelo e accelera il passo verso un amico bello come un angelo che sembra uno degli Abba. I due si baciano e vanno a sedersi. Amici un cazzo. Sembrano gli Abba e come tali vanno via trionfanti verso l'Eurovision dell'amore. Prima o poi divorzieranno, ma ci vorranno almeno vent'anni. E Fred non ha tempo. Ah. I due sono italiani, pugliesi probabilmente. Se la vita è una merda, non è neanche colpa della Svezia ma del Gargano.
Dopo che lei è salita, scende ora una signora vestita di rosso ed è talmente dolce e audace che sembra abbia sposato il lupo cattivo. E si stiano godendo l'eredità della nonna. La signora sorride a Fred come a ricordargli che la vita è come un limone continuo. Fred, che dopo la bionda di Trani infilerebbe la lingua anche alle cantanti degli Abba oggi e non negli anni '70, ricambia e, forse per sfinimento o forse perché non saprebbe come suicidarsi, comincia a considerare l'idea di sorseggiare la sua cazzo di birra.
- Ci conosciamo? - gli chiede la signora, sorridendo.
Fred la osserva. Questa signora ha un ché di francese. E un ché di cantina. Non quelle dei vini, quella piena di prosciutti e salami.
- Non credo - gli risponde.
- Ah ok, mi ricordava l'ex fidanzato di mia nipote. Scusi.
Neanche il fidanzato. L'ex. Ma non quello figo, quello da evitare per le sofferenze inflitte alla povera rampolla di famiglia. Quello a cui sorridere un po' imbarazzati. Quindi l'ex "babbo di minchia". Quello mollato dalla rampolla in cambio di un avvocato con amici in Mediaset. O peggio, al Fatto Quotidiano. Gente che fa l'aperitivo con i gin tonic premium a 14 euro ("ma solo ogni tanto eh, Milano ormai è cambiata, dove sono rimasti i locali di una volta, costa tutto tantissimo, però dai ogni tanto quando ci vuole ci vuole") e il leasing della nuova 500 elettrica. Mica come Fred. Una birra in mano come un cerino da almeno un quarto d'ora. Uno scooter. E un background sexy come San Remo.
Fred sta per sorseggiare la sua cazzo di birra prima che parli l'altro Fred, quando gli casca l'occhio su una coppia di amici che stanno scendendo la scala. Fred, piuttosto che niente, si prepara a fare due chiacchiere.
Col cazzo. La coppia di amici lo sorpassa come se Fred fosse una Panda sulla terza corsia in autostrada. Una Panda qualsiasi, sia chiaro. Mica quella vecchia o addirittura la 4x4.
Fred ci rimane quasi peggio per questa indifferenza che per i brevi rapporti avuti nei precedenti minuti. Perché anche se ti piace il sesso selvaggio, alla fine le coccole hanno un sapore sempre molto umano. E Fred, a riprova di questa teoria, immagina procioni che fanno sesso anale, scoiattoli bondage, cavallucci marini che si sputano in bocca, labrador che dopo aver scopato si ignorano nelle aree cani.
"- Ehi, Argo, perché non giochi con Rebecca (è scoppiata la moda di chiamare le cagne con nomi veri oppure, no Altro Fred, stai buono!)?
- Bau. (Ovvero = è stato solo sesso, di lei non mi frega un cazzo, manco di annusarle il culo."
Intanto salgono e scendono, nell'ordine, un cinquantenne con una rosa, tre amiche non degne di nota, il cinquantenne di prima, uno che vende le rose, una che assomiglia a una sua collega, il cameriere che non vede l'ora di morire, un ragazzino, quello che vende le rose, il cameriere che non vede l'ora di morire, i due degli Abba che stanno andando a scopare come due procioni e stasera esagereranno come due cavallucci marini.
Fred abbandona ogni fantasia e guarda la propria birra. A quest'ora lui voleva solo essere ubriaco. O almeno quasi ubriaco. Invece ha come la sensazione di aver guardato il primo tempo di una partita di calcio noiosissima. Come se gli toccasse pure andare a pisciare e poi guardare il secondo tempo.
E deve fare solo una cazzo di scala verso un cazzo di sgabello per bere una cazzo di birra.
Anche Sky è in pubblicità. Intervallo. Che rottura di coglioni.
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