- Eppure siamo nudi, - mi diceva, bella come un sorriso d'agosto. Non capivo nemmeno io cosa non stesse funzionando, a parte il paragone qui sopra non proprio ben riuscito. Chiamai Wilfredo per avere una dritta ma era dai Telefonisti Anonimi, per cui non poteva rispondere.
Io e Clodovica (Lella) passavamo da un canale all'altro senza sussulti: i peggiori preliminari della nostra vita. Più di quella volta in Coppa Uefa. Ci guardavamo e senza parlare ci chiedevamo come si facesse sto zapping. Allora facemmo quello che fanno tutti, soprattutto gli uomini che poi non lo ammettono. Salimmo sulla nave dell'audacia erotica e navigammo nel porno sul web, alla ricerca di idee, sensazioni, qualsiasi cosa potesse farci godere.
Accesi il computer, scrissi "pornografia" e ci studiammo quello che avevano da dire tutti i dizionari a tal proposito ma ci annoiammo molto. Grosso rischio. Desideravo Lella (ovvero Clodovica) come un regalo inaspettato e non poteva perderla, perlomeno non di nuovo. Era già successo a Natale scorso, quando le avevo regalato un po' di attenzione ma lei pretendeva l'impossibile. Fu un errore strano ma fatale, sufficiente per inabissarci come due sottomarini rotti nei fondali dell'incomprensione.
Scrissi subito "sito porno" e, apriti cielo (e non solo quello) ecco i primi risultati. Tette, culi, corpi, categorie, banner, pop-up, spyware e sconcezze varie come fosse carnevale tutto l'anno.
Io e Lella (ovvero Clodovica, non l'altra di cui non vi ho mai parlato e credo mai lo farò, soprattutto perché non la conosco) ci eccitammo sottilmente ma profondamente, come due avverbi di troppo. Lei, che aveva un passato da esibizionista di gatti (rischiò l'arresto per gatti osceni in luogo pubico), si infervorò così tanto che cambiò nome e divenne - non so il perché - Manastasia, detta anche Man. La cosa però poteva creare degli equivoci (anche equavoci) allora optò per l'anonimato e da quel momento fu così anche la nostra navigazione nell'eros. Eravamo (io e l'Anonima) due clandestini nascosti nella prua dello scandalo, solcanti (non pensavo che questo participio esistesse davvero) il mare agitato del sesso gratuito e fasullo. L'unica vera nemica era l'eccessiva verbosità delle mie ultime frasi. Allora la piantai, la innaffiai e crebbe come un fungo, ma io volevo una pianta. Anonima fu molto gentile e mi regalò, grazie a un sinonimo amico suo (provvidenziale), una cartina e con quella riuscimmo finalmente prima a occidentarci e poi a orientarci, in barba a bussole, puzzole e bubbole. Passavamo da una categoria all'altra veloci, irruenti e scalmanati, sembravamo esperti lupi d'amare. Scorgemmo anche il Polo Nerd. Fino a quando ci imbattemmo nel vecchio nonno di Wilfredo che osservava uno di questi siti come fosse un cantiere aperto. Se ne stava lì, mani dietro la schiena e commentava bofonchiando e giudicando. "Il pisello non si mette così.". "Ma dove metti le mani. Le mani.". "Ai miei tempi bastavano un paio di colpi". "Avete complicato tutto". "Eccetera.". Sì. Disse anche eccetera, era un vezzo che aveva acquisito studiando gli elenchi delle cose in giro per il mondo (divenne anche un prezioso Elencologo in un prestigioso istituto di ricerca contro i timori). Ma torniamo a noi, ovvero me, Anonima e, certamente, Nonno di Wilfredo. Gli chiesi di andarsene, in fin dei conti io e la mia ragazza eravamo nudi e arrapati. Non era una questione di pudore, piuttosto di età. Stavamo facendo cose da giovani, tutto qua. Il Nonno di Wilfredo ci guardò appena, di sfuggita, di soppiatto, piano piano, leggero leggero, fino a quando si addormentò di botto. Era saltata la connessione. Io cercai un significato per tutto questo ma, cazzo, era ora di scopare. Fanculo la morale, in tutti i sessi. Io e Anonima cambiammo stanza e ci saltammo addosso come due trapezisti nel circo dell'eros e finalmente capimmo che avevamo sbagliato tutto. Fanculo il petting: cominciammo a fare jogging. Corricchiavamo nudi ed era più che oltraggioso, direi moltraggioso. Dopo un paio di chilometri raggiungemmo, finalmente, l'orgasmo. Fu un grande traguardo, avevamo vinto insieme nonostante una falsa partenza. Lei poi, che era un'ex sinestesista, mi addormentò contaminandomi i sensi della percezione con una ninna nanna gialla. Quando mi svegliai, mesi dopo, il nostro amore era andato a Farsibenedire, in provincia di Inbagno, in fondo a destra. Anonima aveva scoperto che Wilfredo frequentava i Telefonisti Anonimi. Fu un colpo di telefono. Fecero anche loro jogging ma lei lo bruciò con uno scatto alla risposta e non avemmo più notizie su di lei. Nemmeno da internet, visto che la connessione era saltata (ricordate?). Io e Wilfredo, delusi ma uniti come due idealisti in corteo, ripristinammo la connessione e andammo a svegliare Nonno di Wilfredo (scoprii anni dopo che era proprio il suo nome). Lo lasciammo davanti ai siti porno, come gli era sempre piaciuto. Gli facemmo compagnia per un po', ma il Nonno smise quasi subito.
- Me ne vado, tanto questi non mi ascoltano. Non l'hanno mai fatto. Secondo me...
Non disse più niente. La connessione. Era saltata di nuovo. Il porno era sparito, il nonno non aveva niente da dire. Meglio così. Tanto il porno non è un posto per vecchi.
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