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Visualizzazione dei post da 2016

Il racconto di fine anno del ragazzo che si era innamorato del capodanno e aveva tradito il suo petardo.

I preparativi erano ormai conclusi. Tra poco sarebbero arrivati tutti. Nessuno escluso. Il ragazzo guardava fuori dal balcone e vedeva solo il cielo vuoto, interrotto dalle nuvole. "Chissà dov'è il mio petardo". Lo aveva lasciato a Santo Stefano, un tipo poco raccomandabile del quartiere che infatti lo aveva portato a bere una birra con Santa Barbara, una poco di buono che si era fatta tutti (tranne te). Lei ci mise poco ad ammaliare il petardo: scoccò una scintilla e per poco si rischiò una carneficina. Ma il petardo era tornato a casa. Voleva solo il ragazzo. Nessun altro. Quando rientrò a casa trovò il regalo peggiore. Il ragazzo tra le braccia del Capodanno. Cominciò una discussione violentissima, ai limiti del lecito. Il Capodanno riuscì a sgattaiolare (nessuno capì come, grosso com'era) e il ragazzo e il petardo fecero la notte in bianco, senza capirsi, senza comprendersi, senza filtro, senza senso. Era ovviamente finita. Da un pezzo. Anche dall'altro...

Il racconto natalizio dell'uomo che si era innamorato del Natale e aveva tradito il suo cane (4 minuti di lettura)

Si lasciarono proprio il giorno della Vigilia. L'uomo non resse l'ennesima delusione. Gli aveva detto: "Ti amo.". E il Natale gli aveva risposto, un'altra volta: "Buon Natale!" Lui lo guardò per l'ultima volta, con il cuore buttato in soffitta come i regali che non piacciono. L'uomo non poteva crederci. Era finita. "Buon Natale!" continuava a dire il Natale, e intorno c'erano bambini e persone che continuavano a camminare sorridenti come fossero in un videoclip di Enya (cit.). L'uomo non sorrideva. Ci provava, ma ne veniva fuori solo una smorfia di tristezza al contrario. L'uomo, per averlo, aveva tradito anche il suo cane, lo stesso cane che dieci anni prima gli aveva salvato il giorno dell'Epifania. Una cosa che andò su tutti i giornali, anche quelli esteri. Ma questa è un'altra storia. Gli occhi gonfi: "E ora?". Il Natale rispose: "Buon Natale!". L'uomo si girò, trattenne l'...

Io Bevo Così 2016_Vini

Ho esagerato. Entro, pago, prendo il calice, mi inoltro e l'occhio mi cade su Tunia. Mi faccio versare il Chiarofiore, squisito, e quando vedo che la degustazione corrisponde a una degustazione (sono arrivato alla villa convinto che riempissero i bicchieri fino all'orlo) parto. Nel vero senso della parola. Vado nella sala principale (la villa è bellissima) ed è un tripudio, un concentrato di ogni ben di dio segnato nella mia agenda: riesco a bere tutto. Infatti esagero. L'ho detto. Prima Riva Arsiglia di Menti, buonissimo, mineralissimo, cementissimo. Poi Giovanni Montisci con i suoi straordinari Modestu e Barrosu: davvero eccezionali. Potentissimi. Passo da Casa Dei Cini e i loro vini fumettosi: Malandrino e Quattroà; molto buoni ma qualche scalino più in basso rispetto ai "grandi" precedenti e quelli successivi. Giretto da Marina Palusci dove assaggio la Passerina, poi il Pecorino (ma il migliore che ho bevuto rimane quello di De Fermo) e infine un trebbian...

Si guardarono.

Si presero. Non si capirono. Provarono quindi a capirsi e poi a prendersi. Tutto come prima. Si guardarono. Tutto come prima. Non si guardarono. Ora è chiaro. Prima come tutto. E ora? Chiaro.  Si guardarono. E' ora. Si guardarono come prima e si presero tutto.  Bene.  - Ci stiamo prendendo. - Ci stiamo apprendendo. Apprendisti stregoni. Nient'altro che amici.

Lammidia @ Vinoir - 13.04.16

È la prima volta che impatto con una degustazione di vini naturali di questo tipo. Sono ancora nuovo a questi eventi e, soprattutto, sono ancora piuttosto inesperto in vini e tutto quello che lo circonda. Ma assaggiando i vini di questa giovanissima azienda abruzzese (2010!) ho sentito, in modo distinto, la naturalità e il biologico dell'approccio essenziale nella produzione del vino. Gianluca di Vinoir e Davide di Lammida aprono e ci raccontano 5 vini. Fin dal primo, il Bianchetto 2015, avverto all'olfatto la terra. Non so bene come descrivere questa sensazione, spero vi sia sufficiente immaginare di respirare l'aria in mezzo ai campi di qualche collina di regioni marittime: legno, prato, alberi, cantina. Tutti i vini sono collegati da questo fil rouge (anche blanche), orgoglioso e mai superbo. Sembra di bere dei succhi talmente sono essenziali e liberi da ogni correzione. Uno più buono dell'altro, questa la mia graduatoria: 1) Rosh - divertimento terra terra. La p...

Buffon e basta

Nei miei attimi di puro cazzeggio e, memore di una passione molto viva - ma passata - per il calcio, ho letto in giro del record di imbattibilità di Buffon e, sfortunatamente, del dibattito da bar su quanto valga il suo primato in proporzione a quello di Sebastiano Rossi. La vedo cosí: i record diventano più mitici e veri quando se ne impossessano le leggende. Sebastiano Rossi, con tutto il rispetto parlando, è stato un grande portiere: ma il suo record appartiene a una grande squadra, un Milan stratosferico, dotato di un reparto difensivo da lacrime agli occhi. Un riconoscimento, quindi, più alla squadra che al singolo. Giusto quindi che gli amanti della statistica trovino negli annali dei record il nome di Gianluigi Buffon, portiere tra i primi 10 nella storia del calcio (in buona compagnia di gente come Banks, Yashin, Preud'homme, Zoff) che nella vita sportiva ha vinto tanto tranne 2 trofei sacrosanti, quelli che aumentano la caratura del professionista: la champions ...

Must See #8744 - Lo chiamavano Il Cavaliere Oscuro

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Bellissima proposta e realizzazione da parte dello staff di Movieplayer.it , che sfrutta le "somiglianze" tra Lo chiamavano Jeeg Robot e Il Batman di Nolan per dare vita a "Lo chiamavano il Cavaliere Oscuro". E' stato "sufficiente" montare il voice over del trailer del film di Gabriele Mainetti sulle immagini della trilogia di Nolan per realizzare una piccola gemma nel panorama dei mash up. L'effetto è notevole. ps: Santamaria, protagonista di Jeeg Robot, è il doppiatore di Bale in Batman. Questo video era quindi inevitabile.

Must See #87953 - HELL'S CLUB.MASHUP/MOVIE.OFFICIAL.AMDSFILMS.

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Signori e signore, inchiniamoci davanti a questa idea e alla sua realizzazione.

Milan - Alessandria 5 a 0. Le mie pagelle.

Pagelle (solo di chi mi pare) di una partita vista solo un po' per noia e un po' per curiosità (con questa sono 3 partite del Milan viste negli ultimi 3 anni). La lettura è vietata a chi vilipendia la corte accostando questo risultato alla sacra parola manita . ABBIATI  5.5 Gioca ancora, non lo sapevo (forse nemmeno lui). Non ha un cazzo da fare e sarebbe un s.v. politico, ma si fa passare tra le gambe l'unico pallone pericoloso della partita dei grigi. Per fortuna c'è il bimbo con la maglia numero 2. #intelligentemanonsiapplicafinoinfondo JOSE' MAURI 6,5 Mi è piaciuto. Entra, sbaglia poco e approfondisce gli spazi con lanci precisi sulle fasce. Lotta sui palloni ed esprime più carattere lui di 79 Honda (inteso il giocatore). Se ho capito l'andazzo, il Milan lo ha comprato per vincere la coppa italia (zero presenze in campionato). Urrah! #piccoloaiutantedibabbonatale (non sapevo cosa scrivere, ma è piccolo e tenero e morde) ROMAGNOLI dal 6 al...

Porpora #2

Non c'entra niente il porpora, gli disse appoggiato al bancone, storto però concentrato. Se devi parlare di tuo padre fallo e basta, non ti infilare in metafore impossibili e immagini inspiegabili, figuriamoci colori, non mi stai capendo gli rispose lui, in questo momento tutto ciò che vedo è solo porpora, solo e soltanto porpora, risuonano campane della memoria lontane come il futuro che non immagini (o ti manca il coraggio per farlo?) e fermo qui vedo porpora, ma cosa significa, che cosa ti rappresenta? Non lo so, non ho mai nemmeno studiato i colori, non so distinguerti tra un blu scuro e un indaco ma tutto ciò che so ruota intorno a questo colore e di solito ciò che ruota è bianco, ti manca?, mi mancano i suoi occhi, mi manca la parola che non è mai di troppo, mi manca la stronzata che sdrammatizza quando non serve sdrammatizzare, mi manca l'euforia, ehi vacci piano, col cazzo: ho cominciato e decido io quando smettere, mi manca la follia, dai arriva al dunque che fino ades...

Per amor della patata.

Lui vide la foto. - Ma quella è una patata! - Si è una patata. - Mio dio è davvero una patata. - Commovente vero? - La devo avere. - Penso di averla buttata o mangiata, quella sera è venuta la mia ex moglie e... - No, non hai capito caro il mio maestro: voglio questa fotografia, anzi, questo ritratto perché di questo stiamo parlando, di un ritratto. - Non saprei ci sono molto legato, averlo qui mi fa sentire al sicuro. - Esatto mi ha dato proprio questa sensazione e poi andiamo stiamo parlando di una foto di Kevin Abosh. - Così mi imbarazzi, sai che non reggo le lusinghe micione. - Spara una cifra artista. - Non saprei, non so stimare l'inutilità di un'azione, figurati se...  - 1.000.000,00 di $: può bastare? - E' tuo. Durante il trasporto il ritratto cadde in una pozzanghera, poi prese fuoco e poi esplose. Il collezionista si sparò un colpo in testa, poi si impiccò e infine si buttò dalla capanna sull'albero di suo nipote.  Ai funerali ...