Ero tranquillo e beato in metropolitana. Leggevo, studiavo, stavo attento. "Niente male", pensavo cercando di essere meno surreale possibile. La pandemia si sentiva ancora, ma nel vagone c'erano spazi ampi e la segnaletica adeguata. Con me c'era anche Franco (nome in codice di Franco). Eravamo ognuno per i fatti propri, quasi perfetti sconosciuti. Io su una panchina, lui su quella di fronte. Entrambi con il dovuto spazio intorno. Questa bellissima e noiosissima storia andò avanti per una dozzina di fermate, fino a quando, a Piola, calò il sipario del caos.
Entra un tizio.
E si siede a fianco a me. Sul posto vietato.
Cazzate racconti poesie riflessioni pensieri citazioni traduzioni trascrizioni video. Soprattutto cazzate.
martedì 16 giugno 2020
4) E quell'uomo diventò una metropolitana.
lunedì 8 giugno 2020
3) La volta che diventai un gabbiano.
Me la stavo chiacchierando amabilmente con Wilfredo, quando a un certo punto diventai un gabbiano. O meglio. La mia testa divenne quella di un gabbiano. Ero tutto bianco, piumato, occhi piccini e furbi e un bellissimo becco giallo lievemente uncinato. Così, con la barba, stavo comunque da Dio. Fu uno shock. Ma anche uno show (vidi la trasformazione in diretta durante la videochiamata). Di primo acchitto non seppi cosa fare. Wilfredo mi guardava, un po' preoccupato. Ma forse aveva paura che sarebbe successo anche a lui. Non accadde, sfortunatamente. Era rimasto uno struzzo, meno male.
giovedì 20 febbraio 2020
2) Il porno non è un posto per vecchi.
Io e Clodovica (detta Lella) stavamo facendo zapping ma non era granché.
- Eppure siamo nudi, - mi diceva, bella come un sorriso d'agosto. Non capivo nemmeno io cosa non stesse funzionando, a parte il paragone qui sopra non proprio ben riuscito. Chiamai Wilfredo per avere una dritta ma era dai Telefonisti Anonimi, per cui non poteva rispondere.
Io e Clodovica (Lella) passavamo da un canale all'altro senza sussulti: i peggiori preliminari della nostra vita. Più di quella volta in Coppa Uefa. Ci guardavamo e senza parlare ci chiedevamo come si facesse sto zapping. Allora facemmo quello che fanno tutti, soprattutto gli uomini che poi non lo ammettono. Salimmo sulla nave dell'audacia erotica e navigammo nel porno sul web, alla ricerca di idee, sensazioni, qualsiasi cosa potesse farci godere.
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sabato 15 febbraio 2020
"Diamond Princess", 2021 - Regia di David Fincher.
Titolo originale: "Diamond Princess"
Titolo in Italia: "Coronavirus - Il Film"
Lingua originale: Inglese, giapponese
Anno: 2021
Durata: 130 minuti
Genere: Drammatico, thriller
Fotografia: Wally Pfister (welcome back)
Colonna sonora originale: Nine Inch Nails
SINOSSI
4 febbraio 2020. Mentre la Diamond Princess è in acque territoriali giapponesi, il Ministero della Salute giapponese ordina, nel quadro delle misure di contenimento dell'epidemia di coronavirus, lo stato di quarantena per le 3.711 persone a bordo. Questa è la storia di quei giorni che cambiarono il mondo. Lontano dal mondo.
CAST (contiene spoiler)
Lucy Liu: interpreta Dream Mizuki. È in apparenza "solo" una parrucchiera ma si rivela un'ex poliziotta che combatte in prima linea contro la psicosi da coronavirus sulla nave. Anni prima ha perso il fratello malato di SARS. Sarà lei a sventare l'attentato finale.
Meryl Streep: interpreta Laura Adebayo ed è la dottoressa americana, di origini congolesi, che trova il vaccino prima che i governi mondiali riescano a far diventare la Diamond Princess un lazzaretto permanente (la strategia "Stay for life"). Salva tutti, compresi noi. La sua interpretazione (recita nella parte di una donna di colore) le vale il premio Oscar come miglior attrice non protagonista.
Titolo in Italia: "Coronavirus - Il Film"
Lingua originale: Inglese, giapponese
Anno: 2021
Durata: 130 minuti
Genere: Drammatico, thriller
Fotografia: Wally Pfister (welcome back)
Colonna sonora originale: Nine Inch Nails
SINOSSI
4 febbraio 2020. Mentre la Diamond Princess è in acque territoriali giapponesi, il Ministero della Salute giapponese ordina, nel quadro delle misure di contenimento dell'epidemia di coronavirus, lo stato di quarantena per le 3.711 persone a bordo. Questa è la storia di quei giorni che cambiarono il mondo. Lontano dal mondo.
CAST (contiene spoiler)
Lucy Liu: interpreta Dream Mizuki. È in apparenza "solo" una parrucchiera ma si rivela un'ex poliziotta che combatte in prima linea contro la psicosi da coronavirus sulla nave. Anni prima ha perso il fratello malato di SARS. Sarà lei a sventare l'attentato finale.
Meryl Streep: interpreta Laura Adebayo ed è la dottoressa americana, di origini congolesi, che trova il vaccino prima che i governi mondiali riescano a far diventare la Diamond Princess un lazzaretto permanente (la strategia "Stay for life"). Salva tutti, compresi noi. La sua interpretazione (recita nella parte di una donna di colore) le vale il premio Oscar come miglior attrice non protagonista.
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venerdì 7 febbraio 2020
1) Fuori era buio ma anche dentro non scherzava un cazzo.
Insomma, io e Wilfredo eravamo lì a parlare e straparlare di cose poco divertenti già da un po'. Ma riuscivamo comunque a mantenere buono l'umore grazie anche a po' di superalcolici vintage ma non per questo fuori moda (fuori luogo? fuori forma? chi se ne frega). Con noi c'era anche il levriero del piano di sotto che però ci lasciò al secondo bicchiere.
- Scusate ragazzi ma domani porto i bimbi a scuola.
Ovviamente intendeva i figli del suo padrone, un macaco. Se ne andò in fretta ma secondo me aveva capito l'antifona e non aveva voglia di evocare questioni famigliari brusche e faticose. Cosa che invece io Wilfredo ormai stavamo affrontando a viso aperto, come ai vecchi tempi (davvero?). Gli chiesi di andarsene, ma non prima di finire di parlare. Questione di padri, certo. Questione di figli, certo. Adulti, ragazzi, crescere, screscere, inventare parole come fossero fuffole imperaggiste. Non era semplice parlare di morti e fu nerali, non lo è per nessuno. Fuori era buio ma anche dentro non scherzava un cazzo. Non andava un granché bene a nessuno dei tre. Sì, all'improvviso era tornato il levriero del piano di sotto (a volte non chiudo a chiave) ma solo per recuperare il guinzaglio. Ci salutò con una leggera malinconia.
- Torno a essere me stesso. Bau.
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