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Visualizzazione dei post da maggio, 2012

Blink 182, Stay together for the kids (2001, Take off your pants and jacket) - Traduzione

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Stay together for the kids è il terzo singolo estratto dall'album Take off your pants and jacket (2001) dei Blink 182 . Il tema affrontato è quello del divorzio, vissuto in prima persona durante l'infanzia sia da Tom DeLonge, sia da Mark Hoppus, evento di fronte al quale nessun figlio riesce a trovare né una giustificazione, né una soluzione. Il brano, soprattutto durante il coro, cantato da Tom, è carico di rabbia, che amplifica la frustrazione cantata nel resto della canzone da Mark. Il titolo rivela appieno il pensiero del trio: un invito agli adulti di pensare ai propri figli prima di gettare nel cesso una vita insieme senza prima volersi chiarire sul serio. Il videoclip musicale pubblicato, diretto da Samuel Bayer (regista, tra gli altri, di Smells like teen spirit, Zombie, Bullet with butterfly wings, Rock is dead ), dove vediamo la band suonare in una casa apparentemente abbandonata in realtà piena di ragazzi colmi di triste furia, è in realtà una seconda version...

Videoclip Choise #1 - Ok Go, End Love (Jeff Liebermann, 2010)

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Loro sono famosi per i video davvero fantasiosi, a volte realizzati con budget irrisori, come quello di Here it goes again. Quello di End Love, tra l'altro un gran pezzo, non stupisce meno. Girato all'Echo Park di Los Angeles sfrutta la tecnica del time laps in un modo per me molto divertente, facendo interagire i componenti della band prima tra loro e poi con le comparse nella seconda parte. Che sia chiaro: amo l'anatra che li segue per gran parte del video.

Voglia di fare e lasciatemi stare

Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato'. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. L'inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito. E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esalta...

Storia d'amore che c'era ma che non si poteva.

Lei e lui si amano. Non sanno spiegarsi come, è bastato che si incontrassero nel momento in cui meno volevano conoscere qualcuno. Troppi casini. Troppo difficile spiegarli. Non voglio annoiarti. Cazzo, ti ascolterei volentieri. Cazzo, no. Ti voglio infilare la lingua in bocca e così sia nei secoli dei secoli amen. Lei va dall'altra parte del mondo, lui va nell'altra metà. Non si sentono per due anni. Ma si pensano. La stessa sensazione di quando te ne vai dopo aver litigato e ti accorgi che potevi dire qualcos'altro. Una gran rottura di palle. Ma sì dai, col lavoro dimentico tutto. E poi lui è fantastico. Lei è meravigliosa. La trasferta. Una per un reportage. L'altro volontario nei campi ospedalieri. E guarda un po'. Chi non muore si rivede. E ti accorgi che nemmeno chi non vive riesce a vedersi. Insomma. Facciamola corta. Mercato della capitale, casino. Zona a rischio, una bomba può esplodere da un momento all'altro. Infatti. Boom! La solita macchina parche...

Concertone Primo Maggio. Impressioni a caldo.

I miei preferiti, per quanto son riuscito a seguire il concerto, sono: - Virginia Raffaele, di una naturalezza sconvolgente. Sciolta come poche in Italia. - Francesco Pannofino, per la bontà, la generosità, la timidezza. Prima parte in cui denota un certo genuino imbarazzo, poi molto meglio in serata quando forse metabolizza il ruolo per cui è stato chiamato. E poi a Francesco je vojo bene a prescindere. Quando ho visto il cast di Boris (come ha fatto Pietro Sermonti a invecchiare di dieci anni in qualche mese?) ho sperato ogni Dio che annunciassero una quarta stagione oppure un secondo film. - Caparezza, animale da palco. Carismatico, scenografico, a tratti barocco, come il Salento. Quando c'è lui lo spettacolo è garantito. - Teatro degli Orrori, che dopo la performance di Marina Rei che ha dato una scossa a un concerto fino a quel momento un po' pallido, hanno dominato il palco come veterani con vent'anni di rock sulle spalle. - I costumi dei Nobraino. Non originalis...