lunedì 14 novembre 2011

Dicono che dopo c'è qualcosa

Imbracci
l'arma più spietata
quella che non uccide
nota dopo nota
riga dopo riga
ti affacci sull'universo
guardi in faccia Dio
"Non puoi fare altro
ascoltami"
stelle pulsanti
satelliti dimenticati
forse qualche anima
paradiso
purgatorio
inferno
"Dicono che dopo c'è qualcosa"
le corde il tuo respiro
le corde il tuo sangue
e se tutto non fosse
altro che un freddo viaggio
verso buchi neri
e se tutto non fosse 
un mischiarsi 
con l'anti materia
ecco
la Terra Promessa
"Come fanno a saperlo"
comete e meteore
azoto e idrogeno
anelli e scie
la culla eterna
che abbraccia 
ciò che rimarrà 
di te
il nulla lontano
che vorresti vicino
Dio ti guarda
"Non esistono risposte 
se non credi alle domande"
"E tu cosa sei
un groviglio di stelle
l'essenza di una galassia
il prossimo big bang"
e ancora
universo parallelo
col suo Dio parallelo
nessuna ombra 
di alcun diavolo
dove sono tutti
e se 
il paradiso
non fosse altro
che uno di tanti inferni
Dio e Satana 
la stessa cosa
finalmente l'uomo
davvero 
a sua somiglianza
la Bibbia 
un manuale di sopravvivenza
per anime a spasso
per le galassie
l'assolo 
raggiunge 
tutti i ricordi e tutti i dubbi
sparsi nel firmamento
"Non voglio che finisca"
"Da qui non mi muovo
che tu mi creda 
o meno"
"E se fossi già morto"
"Sarebbe questo 
ciò che vorresti"
ti sfiora 
qualcosa di simile
all'aria
un soffio
tutto sta per finire.

Sganci la fibbia. 
Dio 
o qualsiasi cosa fosse
non c'è.
Fino al prossimo groviglio di stelle.
Fino al prossimo big bang.




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