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Visualizzazione dei post da giugno, 2011

Una così mi aveva mollato proprio quella sera

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Mi hai lasciato da un paio di mesi. Che dico? Forse anni. Pensare che quella notte ci eravamo promessi tutto. Mi afferrasti per la cravatta, lo ricordo bene,il nodo si stringeva al collo, uno sguardo e capimmo che non c'era altro posto dove andare se non casa mia. - Cosa bevi? - ti ho chiesto, un po' distratto, un po' sulle mie. Io non mi fidavo. Doveva essere solo una scopata. - Quello che mi stavi offrendo prima di venire qua. Merda. Che cazzo le stavo per offrire?

Bruce Springsteen - I'm on fire (Born in the U.S.A. 1984) - Traduzione

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Hey, ragazzina è a casa tuo papà? se n’è andato e ti ha lasciata tutta sola? Ho un cattivo desiderio, vado in fiamme. Dimmi ora piccola, lui è buono con te? Può fare le cose che faccio io? Io posso portarti più in alto, vado in fiamme. Qualche volta è come se qualcuno prendesse un coltello, piccolo, tagliente e affilato e tagliasse un solco di sei pollici attraverso la mia anima. La notte mi sveglio con le lenzuola bagnate e un treno merci che corre attraverso la mia testa. Solo tu puoi raffreddare il mio desiderio vado in fiamme.

E non lasciarmi mai.

Sono l'album di foto scordato nella vecchia casa (qual era l'indirizzo?). Sono il foglio bianco (ma cosa sto facendo?). Sono la reflex che non imparerai mai ad usare (quanto hai speso?). Sono l'anno della scoperta dell'America (in che anno avvenne la Rivoluzione Francese?). Sono la tua scelta sbagliata nel momento sbagliato con la persona sbagliata (da quanto fai finta di niente?). Sono il tuo cane e non saltello quando rientri a casa (quante volte mi porti a correre?). Sono il film che ami e non riesci più a guardare (quando la finirai con queste stronzate?). Sono il mondo che va al contrario (e se fossi tu quello che va al contrario?). Sono il Dio contro cui te la prendi quando qualcosa va male (quanta paura ti fa la morte?). Sono il figlio che vorresti avere (che cazzo hanno gli altri da ridere?). Sono il padre che non hai mai conosciuto (che cazzo hanno gli altri da piangere?). Sono la droga che non potrai mai assumere (qual è il tuo limite?). Sono la de...

Nessuno prima, nessuno dopo

Non siamo nati altro che per imparare. Crescere, studiare, correre, mangiare, sport, scherzi, merenda, guardare, innamorarsi, fare l'amore, fare sesso, lasciare, conquistare, sposare, tradire, nascondere, confessare, metabolizzare, perdonare, vivere. Tutto questo non ce lo insegna nessuno. Per cui: che nessuno si incazzi quando sbaglio.

Io e le cose - Giorgio Gaber

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Ad essere sincero io non so se esistono le cose non so se vanno male o bene se tutto è un’illusione ad essere sincero io non so nemmeno se anche le persone coi loro sentimenti e la ragione esistono davvero. Io non so niente, ma mi sembra che ogni cosa nell’aria e nella luce debba essere felice io non so niente, ma mi sembra che due corpi nel buio di una stanza debba essere esistenza. E gli alberi le spiagge i cani e i gatti e strani oggetti che cito alla rinfusa il tavolo la stanza una camicia appesa le carte coi tarocchi e poi gli eterni scacchi un piccolo divano e una foto di mio padre quand'era bambino e poi lo specchio rosso su cui splende un’illusoria aurora chissà se è mai esistito chissà se esiste ora. Io non so niente, ma mi sembra che ogni cosa nell’aria e nella luce debba essere felice io non so niente, ma mi sembra che due corpi nel buio di una stanza debba essere esistenza.

Per la prima volta.

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Aspetto solo che entri da quella porta, puzzo di jack daniels e non sono stato al bar qua sotto. Non ho nemmeno voglia di andarmi a lavare, sarebbe insufficiente. Una presa per il culo. Ricordi la prima volta che entrammo qui dentro? Non c'erano mobili e tutto profumava di speranza, quella della follia, quella dei vergini, che combattono il mondo con le idee giuste e le armi sbagliate. Una laurea a testa, un lavoro precario a testa. Allora la chiamai "laurea precaria". Fu la tua prima risata corrotta dai dubbi.

Nel nome del padre

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Quanto può nascondersi la paura? Fin dove può essersi scavata? Non lo sai. Eppure. Quella maledetta puttana è là, se la ride e se la gioca con il lato peggiore di te. Non urli e non piangi da una vita solo perchè hai paura di farlo. Poi comincia il film, te lo butti giù tutto, sei il protagonista.

Blackout (seconda stesura, quick edit)

(la prima stesura si trova qui ) Entro in casa e fuori è già buio, ovunque. Vado in camera mia, lancio lo zaino da qualche parte, tolgo la sciarpa, la giacca, mollo il cellulare e accendo il computer, che devo nutrire la mia “mail dipendenza”, la droga che colpisce chi ha molte cose da fare e chi non ha un cazzo da fare. Io faccio parte di entrambe le categorie, a cavallo tra sogni e realtà, ripetizioni durante il weekend e l’ultimo Dylan Dog, allenamenti e film in streaming. La mia vita è su una cuspide, dolce e dolorosa, che punge e non avvelena. Di fianco al portatile una pila di libri, un po’ esortante, un po’ ammonente e qualche cd senza custodia che mi sforzo a non buttare senza un vero motivo.

Prima o poi lo svuoto, giuro

Non fosse che non fosse, probabilmente sarebbe. Una nuvola, vagabonda, un po' reale, un po' zotica, colma d'ovatta bagnata, pesante, gira incurante sui pensieri grigi della città. Il frigo è vuoto, ma non mi importa un granchè. Del resto, non ho nemmeno fame. Ne avessi, la ricaccerei a sberle nello stomaco. Più che violenza, un passatempo un po' del cazzo. E poi la cucina è al piano di sotto, troppi gradini, troppi passi, e sono ancora sbronzo. La stanza mi prende a sberle da un paio di giorni, si è rotta di avermi tra le pareti, sporco, mezzo nudo, gli occhi rossi. L'uomo che non presenteresti all'amica. Di cui non diresti nemmeno "E' simpatico". Sul materasso appiccicoso, io appiccicato e mezzo appiccicoso, guardo la finestra. Oltre, c'è la nuvola, mai rassicurante, quasi polverosa. Lì sotto, il posacenere. Il posacenere che è pieno di te.

Sì sì - Charles Bukowski

Quando Dio creò l'amore non ci ha aiutato molto quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma quando Dio creò l'odio ci ha dato una normale cosa utile quando Dio creò Me creò Me quando Dio creò la scimmia stava dormendo quando creò la giraffa era ubriaco quando creò i narcotici era su di girie quando creò il suicidio era a terra Quando creò te distesa a letto sapeva cosa stava facendo era ubriaco e su di giri e creò le montagne e il mare e il fuoco allo stesso tempo Ha fatto qualche errore ma quando creò te distesa a letto fece tutto il Suo Sacro Universo.