Non sequitur pornografico.
Indicò dall'altra parte del soggiorno che i miei dubbi vennero aggiustati dalla confusione. Lì, sulla carta da parati messa da qualcuno che non aveva proprio le idee chiare, c'era il quadro di una vagina violata da una cannuccia. Rimasi perplesso, lo ammetto. - Torno subito - disse lei, entrando in cucina. Quella raffigurazione mi aveva proprio scosso. E di roba strana ne avevo vista nella mia vita. Una volta andai con una che a letto voleva la chiamassi "giraffa". La cosa non era difficile, solo che non riuscivo a non ridere durante il coito: lei si incazzò e prima ancora di arrivare al dunque mi buttò fuori sul pianerottolo. Più che una scopata, un safari interrotto. Guardavo quel quadro cercando di interpretarlo. Forse fu proprio quello l'errore. Lei tornò, bicchieri sul vassoio, mi servì e si sdraiò allungandosi sulle mie gambe. La situazione era del tutto normale, eppure mi sentivo nel posto sbagliato con la donna sbagliata nel momento sba...