Un quarto d'ora è sufficiente per finire di scrivere un pensiero al computer, salvarlo, pubblicarlo, spegnere il computer, nel frattempo puoi ascoltare un pezzo blues che tanto chi ci ammazza se non il tempo, maledetto figlio di puttana che con i tuoi secondi, i tuoi minuti, le tue ore, ci infilzi, ci pungoli, ci avverti che non sei affatto uno sbirro ma un compagno di sbronze che non ti riaccompagna a casa, per cui sei costretto a metterti alla guida ubriaco della tua scassata macchina del cazzo e intanto sul tuo computer appaiono avvisi di antivirus scaduti e tu rimandi e rimandi, forse qualcuno te lo rimetterà a posto, forse quel cazzo di coso esploderà definitivamente e dal cielo arriveranno i soldi per rimetterlo a posto, intanto un rutto, la ripetizione della canzone che conosci troppo bene perché la ascolti quando stai bene e quando stai male, ti prometti di smettere, ma come puoi smettere quando di fronte hai solo altro tempo da riempire con altre cose per cui a un certo pu...