giovedì 19 gennaio 2012

Riflessione sullo stalking goliardico occasionale di gruppo. Quando le coppie si mettono a nudo e non se ne capisce il motivo.

Il seguente post-riflessione non lo possono leggere:
- Scambisti.
- Esibizionisti convinti.
- Falsi moralisti.
- Gente equivocante per vocazione.
- Appassionati di reality e affini.
- Leghisti.
- Berlusconiani.
- Fascisti.
- Vittorio Sgarbi.
- Chi vota Scilipoti.
- Gente che non solo non condivide (che ci può stare), che non solo non capisce il mio tono sì serio ma comunque spensierato e ironico (e vabbè può succedere), ma poi mi viene anche a rompere i coglioni dandomi del bigotto, sessista, buonista, e/oppure "tipo all'antica" (questa è la migliore).


A volte quando vado a trovare un amico capita che, quando non si hanno ovviamente cose migliori da fare o più semplicemente ci si vuole svaccare dopo una bella giornata d'impegni, lavoro e studio, si compia un giretto sulle pagine facebook di amici, amici di amici, anche perfetti sconosciuti. Se poi spunta la caratteristica goliardia maschile, beh...a quel punto è finita.
Parte la sfida: vince chi mostra all'altro (o agli altri, a volte succede) o la persona più ridicola (ovvero che si rende tale) o la ragazza più gnocca.
Il gioco può durare dal quarto d'ora accademico ai tre quarti d'ora buoni, dipende dalla falsa (malcelata è un eufemismo) superiorità che a un certo sopraggiunge in uno degli sfidanti.

A volte succede che in questo gioco, in grado di tirare fuori il peggio da ragazzi tra i 14 e i 97 anni, vengano alla luce cose un po' di particolari.
Succede che la tipa/tizio che si sta amabilmente stalkeggiando/deridendo è fidanzata/o. Nessun problema.
Succede che la tipa/tizio pubblica foto con il proprio fidanzato/a. Anche qui, si glissa e si continua alla ricerca di foto che non creino invidia.
Succede - rarissimi casi, quindi non inesistenti - che la tipa/tizio pubblica foto di lei e lui/lui e lei avvinghiati mezzi nudi. A volte nudi. Certo. Non c'è la pornografia. Ma cazzo. Due corpi avvinghiati nudi, per quanto di profilo, un po' nascosti, sono due cazzo di corpi avvinghiati nudi.

Qui, la truppa, se composta da gente con un minimo di acume e brillantezza, ha un attimo di smarrimento. Cosa fare? Si ride? Si deride? Si fa finta di apprezzare l'intento (malriuscito e non poco) artistico della foto? Si finge di provare commozione davanti tale coccolosa intimità che tanto rende unica quell'unione così colma d'amore da infondere nei partners la sicurezza che solo loro potranno aversi fino a sfidare l'anticonformismo meno reale della Terra?

No, davvero.

Ok. Io e gli eventuali compagni di stalking goliardico occasionale ci dobbiamo fare i cazzi nostri. Ognuno è libero di fare quello che vuole. Qualcuno avrebbe il pieno diritto di rimproverarmi la pubblicazione di questa riflessione. Ovvio.

Internet, il web 2.0, la libertà di parola e mia madre permettono tutto questo.

Ma certe cose...non è meglio tenersele nel privato?

Ok che ognuno vive la sessualità un po' come cazzo vuole. E' giusto.
(Tengo a ribadirlo: ognuno è libero di fare il cazzo che vuole. Vediamo, forse ripeterlo aiuta il lettore che ancora testardo e nel sangue polemico mi vuole affibbiare caratteristiche non mie: ognuno è libero di fare il cazzo che vuole).
Nessun problema sulle vere foto artistiche, o presunte tali. Ognuno è artista di se stesso.
Una bella schiena nuda, con un bel gioco di vedo non vedo, lo sguardo intenso, il giusto contesto eccetera eccetera (proprio io a dare lezioni di estetica? magari non in questa sede), insomma, un qualcosa che comunichi, ecco, ci sto dentro.

Ma "quella cosa" è privata. L'intimità è privata. L'intimità dei corpi è un evento/concetto che può vivere solo la coppia. Nessun altro.

E perché anche gli altri devono farne parte?

Buonanotte.


Nessun commento:

Posta un commento