giovedì 10 giugno 2010

Elefante

Quattro.

Voglio diventare qualcuno. Voglio insegnare. Non importa in quale università. Voglio insegnare. Questo conta. Sono iscritto al terzo anno di filosofia. L'università è la culla della conoscenza.
Certe cose succedono solo nei film.

Cinque.
Sei.
Sette.

Con lei ho fatto l'amore per la prima volta. Mi manca. Ma adesso ci sei tu Michelle. Ieri abbiamo fatto l'amore. Per la prima volta. Io e te. Il tuo orgasmo lo sento ancora. Ti ho detto "ti amo". Che strana cosa poterlo dire. Che strano farlo. Non sarà l'ultima. Giuro.

Otto.
Nove.
Dieci undici dodici tredici quattordici.

Mamma e papà. Non vi deluderò. Quest'anno ho studiato poco, è vero. Ma giuro che mi impegno. Voglio insegnare. Diventare professore. Avere a che fare con gli studenti. Combattere e insegnare a combattere. Star loro vicino. Essere come John Keating. Cogli l'attimo, cogli la rosa quand'è il momento, perché, strano a dirsi, ognuno di noi in questa stanza un giorno smetterà di respirare, diventerà freddo e morirà. Lo ricordo a memoria.

Quindici.
Sedici.

Diciassette.

Diciotto.

Il cuore batte. Ieri sera il concerto dei Muse. Spettacolo. Musica e luci. Tra tre giorni quello dei Radiohead. Idioteque. Chi c'è nel bunker? Prima donne e bambini. Prima donne e bambini. Cristo Santo.

Diciannove.
Venti ventuno ventidue ventitré ventiquattro.

Venticinque.

Nel bunker ci sono io. Nessuna donna, nessun bambino. Solo io.

Ventisei.

Oggi Mr Baumaan ha spiegato gli aforismi di Heidegger, collegandoli alle tre leggi antropologiche di Plessner. Cos'è l'uomo? Esiste l'uomo? Aristotele oppure Hobbes?

Ventisette ventotto ventinove trenta trentuno trentadue.

Davvero vuoi andare all'estero? Tesoro, se nostro figlio vuole andare in America a studiare noi lo mandiamo in America. Abbiamo le possibilità economiche per farlo. Io ho paura. Non avere paura. L'America è l'America. Filosofia. Ottima scelta, ragazzo. Tesoro, là c'è mio fratello Alfredo. Fa buon viaggio!

Trentatre trentaquattro.
Trentacinque.

Il cuore batte. Il cuore batte. Sono solo qua dentro. Credevo che non potesse mai succedere. Prima la Columbine. Poi il Virgina Tech. Ora qui. Finora tutto echeggiava, rimbombava, era lontano.

Passi. Decisi. Verso di me. Ora. Verso la mia aula. Non voglio morire. Devo inventarmi qualcosa. Devo inventarmi qualcosa. Devo inventarmi qualcosa.

Trentasei.

La porta è spalancata. Maledetto bastardo. Sento il cuore esplodere.
Siamo di fronte uno all'altro.
Pistola puntata.
Comincio a piangere.

Trentasette.

Buio.


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