mercoledì 20 novembre 2013

27 anni. Piccolo manifesto brillo.

E io dico che senza ballare non sapremmo cos'è il ritmo.
Senza morire non sapremmo cosa vuol dire vivere.
E dopo sto paio di cazzate vi dico che non sono cazzate.
Amo compiere 27 anni. Per svariati motivi la considero un'età mitica,
che esula dalle morti celebri dei vostri e dei miei miti.
Vorrei compierli per sempre. 
Non c'è un cazzo di motivo specifico, mi piace e basta. 
Va a gusto. Non esiste un motivo per cui piace il tiramisù. Piace e basta.
Certo, è dolce, soddisfa la golosità. Si sposa da dio con la sigaretta accesa poco dopo.
E non c'è sempre: ogni volta è un'occasione speciale. 
Nel giorno del proprio compleanno diventiamo delle spose:
per un giorno abbiamo un po' di attenzione anche da chi di noi non gliene batte un cazzo.
E la cosa più bella è che comunque lo ringraziamo: ha dedicato qualche 
cazzo di minuto alla nostra vita. Ed è un piccolo arricchimento. 
Qualcuno si affaccia dal balcone e ci urla qualcosa. 
Voilà.
Il nostro piccolo e fottuto mondo si riempie ulteriormente. 
Dentro mi porto gli anni '80, gli anni '90, gli anni 2000.
Ho anche gli anni '70. Per vie traverse, a volte principali. 
E io dico che la vita è un posto bellissimo dove stare.
Ci si può perfino trascorrere le vacanze.
Vi amo. 

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