venerdì 2 dicembre 2011

Amanti in Giappone

Testa aperta,
qualcosa oltre gli emisferi
oltre i neuroni
che punge l'anima
mentre butti giù il quarto coca e jack,
non ti spieghi come,
cosa ti ha catturato,
dimmelo,
cosa non ti fa ascoltare
la storia di Alfredo,
cosa c'è là
tra trucchi pesanti
e racconti di scopate inventate?

fonte: Nonciclopedia.it
Il fegato impaurito
quasi in poltiglia,
ti devi fermare,
mangia, che cazzo!,
hai visto qualcosa che potrebbe farti rinunciare
all'alcool
per il resto della tua vita
che ora come ora
non è proprio così tanto.
Dì,
ti ricordi di lei?
E dell'altra?
Hai presente Domenico,
simpatico, gli vuoi un gran bene,
sempre lì che però ti sbatte in faccia
trionfi a letto
di cui non ti importa nulla
ma sorridi perché un po' di autostima
non
la si nega a nessuno?
Tu però
stai zitto.
Finora sei stato a letto con
più donne di quante
se ne vanti lui.
E di tutti gli altri
che sono qua intorno.
Alcuni ti vedono ferito.
Altri agonizzante.
Altri perfino morto.
Sei più che vivo che mai.
Ricuci la testa
ma è troppo tardi,
strada spianata, pensieri veloci, scatti,
hai abbastanza caldo
una scusa in meno per continuare a bere,
qualcosa di importante,
potrebbe essere la volta buona.
Straniero nel mondo,
a volte anacronistico,
déjà vu,
jamais-vu,
macchine in seconda fila,
risse, botte e sangue.
Tu lontano.
Tu vicino.
Riccardo ti carezza la spalla,
neanche un labrador,
è il gioco delle parti
che nessuno ha scritto
e tutti interpretano.
Anche quando nessuno lo fa.
A volte soprattutto.
Bicchiere per terra
camminata di chi alla fine vince
te ne vai nel più bello
dei vaffanculi.





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