venerdì 23 settembre 2011

Piccolo riscatto in parole spicciole

Sai cosa c'è?
Sai che non te lo dico?

Non ti dirò che conquisterò il mondo.
Quel che capita,
Ecuador oppure Egitto:
io ascolto.

Mi mischio.

Pazienza se (non ricordo come si chiama) prova a scoparmi.


E voi non ridete.
La risata di scherno nasce
dall'invidia più profonda.
Io non ho paura ad aver paura.
Mi metto in gioco.

Spiaccico quattro parole in spagnolo
e so dire "va bene" in arabo.
Non lo faccio per menarmela
ma per sentirmi vivo.
Per crescere un sogno.

Lo stesso che millantate
e da cui fuggite:
il confronto.

Cosa perdo tempo a fare con voi?

E tu
devi solo ringraziare il tuo
Dio personale.

Nessuno è capace
quanto me
di farsi da parte
quando ce n'è bisogno.

E godo
di ecuadoregni
ed egiziani,
tunisini e filippini.

E tu,
nascosto nella tua ipocrisia,
non sei nient'altro
che il mio peggior nemico.

Non ti dirò niente
di tutto questo.
Mi hai già perso
nel momento
della tua decisione peggiore:
quella di mandarmi
a fanculo
infilandoti in quella merda
che si chiama
paura.



Nessun commento:

Posta un commento