giovedì 1 settembre 2011

Non offendetevi per le mie insinuazioni (continuerò a provarci).

"Puoi essere tutto ciò che vuoi, trasformandoti in qualunque cosa pensi potresti mai essere, sii libero col tuo tempo, siate liberi, siate liberi, per voi stessi."

Ehi tu,
nascosto fra bicchieri vuoti e mozziconi,
la testa sfumata nelle spalle,
tutti abbiamo momenti del cazzo.
Ehi tu,
Eye of the tiger nelle orecchie,
pantaloncini appena stirati,
scaldamuscoli e chissà cosa cazzo d'altro,
(ci sono quasi quaranta gradi),
non ce ne frega un cazzo se oggi non lavori.

Ehi tu,
matita,
eyeliner,
minigonna,
rispondi a quel cellulare
che odio Justin Bieber
e tua madre si preoccupa.
Ehi tu,
lo vedi che non ti reggi in piedi?
Fidati: non sei simpatico,
solo ridicolo. Penoso.
Fatti una canna. Saresti meno inutile.
Ehi tu,
che dici che Freddie Mercury era un frocio,
che ricordi con affetto Lady Diana,
vivi solo per sentito dire, te ne rendi conto?
Ehi tu,
nemmeno venticinque anni
e mi chiedi un paio di euro per una birra
o chissà che cazzo,
fatti da parte.
Trovati un cazzo di lavoro
invece che passare il tempo a strapparti i vestiti
e farti vomitare in testa colori sbagliati.
Ehi tu,
Dio di qua, Dio di là,
Dio di su, Dio di giù,
e mai che perdoni.
Ehi tu,
"negri, zingari, troie",
mai solo,
sempre con un altro coglione,
(povero cacasotto)
ancora non hai capito
che il mondo sarebbe un posto più bello senza di te?
Ehi tu,
che mandi la gente a farsi esplodere,
oppure tu,
che mandi la gente a sparare,
ecco, voi due,
piccoli padreterni dei miei coglioni,
siete minuscoli, più della polvere,
più della cenere.
Peccato non basti un colpo di vento per levarvi di mezzo.
Ehi tu,
due ore a far girare palline oppure stracci,
non servono parole. Basta che ti guardi attorno.
Quando ti capita.
Se ti capita.
Ehi tu,
dalla tua poltrona
con i tuoi mocassini
mi dici che il mondo è una merda.
Mi hai convinto.
Solo chi ne è parte e creatore può dirlo.
(Quando puoi ammazzati).
Ehi tu,
che racconti di essere il migliore
e nella tua mal nascosta superbia
dimentichi che tutti siamo migliori.
Non è mai troppo tardi per ascoltare.
Ehi tu,
hai bisogno di ridere
e ti riduci a larva
a star dietro addominali scolpiti
oppure tette sode:
scivola via dalle tue menzogne.
"Mostra te stesso, rivela e distruggi le tue paure,
levati la maschera".
Ehi tu,
che stai per fare la cazzata più grossa della tua vita:
fallo.
Non rischiare è mentire.
Ehi tu,
nemmeno un sorriso,
verniciata di merda su ciò che è stato
e dritti per la propria strada.
Non hai capito proprio un cazzo.
Ehi tu,
figlio in giro da solo
che tanto c'è sempre il cellulare
ma ora sei troppo preso dai cazzi tuoi:
nessuno ti ha chiesto di essere genitore.
Ehi voi,
tutti voi,
(chissà quanti ne ho dimenticati),
vado a dormire.
Domani ci sarete ancora, lo so.
Spero solo che quello che siete
lo siate un po' meno.
Non tanto.
Almeno un pochino.

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