domenica 12 settembre 2010

A un centimetro dall'incubo

Finalmente il sole, la luce. Le mie pupille nascondono il buco per tornare marroni.
Devo farmi una doccia. Devo mangiare. Devo guardare un film. Devo fare un paio di chiamate. Devo dormire. Almeno cinque ore, non chiedo tanto. Soltanto cinque ore.
Il turno più lungo della mia vita, non finiva mai. Non ricordo nemmeno per quante ore sono rimasto chiuso in laboratorio.

L'ennesima delusione.
L'ennesima "volta buona" che è bruciata dietro algoritmi ed equazioni troppo esatti per essere opinabili. Mio padre me lo diceva di fare letteratura in università. Me l'ha detto anche ieri. Ieri? O l'altro ieri?
Il motore è acceso. Dolce macchina che mi porterà alla mia dolce casa dove c'è il mio dolce letto. Dolce poltrona in pelle che mi accarezza la schiena torturata dalle sedie e dalla brandina.
Cosa ascoltiamo oggi? (sapere che oggi è oggi è l'unica certezza che il cervello mi ha lasciato come mancia). I Travis! Ma sì dai, faccio il NERD, The Invisible Band, traccia numero tre: Side.
Doccia. Cibo. Film. Chiamate. Dormire.
Nient'altro.
Fino al prossimo allarme. Fino al prossimo falso allarme. Chissà con cosa lo riempiono il cercapersone? Col plutonio? Due anni che ce l'ho addosso, due. Due anni che fa bip bip.
Ehi, ma quello è Adalberto!
- Adalberto! Adalberto! Sono qua! Allora? - Io sto tornando a casa adesso dopo un'era, sono a pezzi - Tutto a posto, tutto a posto, nessuna novità, tu? - A che ora è domani la riunione? - Portami gli ultimi due archivi, voglio controllare un paio di cosette - Ah ah - No, non la vedo da un mesetto - Ah ah speriamo di no - Lasciamo stare, va, questa sembrava la famosa "buona volta" e invece... - Ma che ne so - Prendiamo e molliamo tutto, va - Ah ah - Da quando lo hanno trasferito mi devo sobbarcare anche il suo lavoro - Davvero? - Non so niente, ho smesso di avere notizie del mondo già da un pezzo - So solo che prima o poi arriveranno - Mi pagano per sognare ah ah - La prossima vita faccio filosofia, quanto è vero Dio - Ah ah - Ci vediamo domani, scappo che voglio dormire almeno qualche ora - Stanco? In questo momento potrebbe esserci una tigre della Malesia in macchina che non me ne accorgerei - A domani, scappo.
Grande Adalberto, spero che domani si ricordi di portarmi quei due archivi, almeno mi tolgo il pensiero. Le coordinate Alfa dell'ultima proiezione erano un po' fuori dai parametri, devo sapere se è già successo e dove è successo.
Dio che stanchezza. Magari ci fosse una tigre della Malesia, le darei il cambio alla guida. E poi mi farei divorare. Ma solo un pochino, giusto quel tanto per poter tornare in laboratorio domani.
Ma ci devo andare domani o dopodomani? Mi devo ricordare di guardare l'agenda, meglio che me l'appunto. Dove ho messo l'agenda?
Ma che ci fa tutta questa gente in giro? Perchè nella mia macchina c'è solo il silenzio, che diavolo ha lo stereo?
Era spento.
Sono una barzelletta su due gambe. Meno male che sono stanco, altrimenti penserei di essere fuori di testa. E se lo fossi? Dopotutto non sarebbe così strano. Vivo quasi sempre là dentro, vedo sempre le stesse persone, tranne quelle due tre volte che vengono i militari per romperci le palle, e dormo una volta ogni quattrocento falsi allarmi.
Doccia. Cibo. Film. Chiamate. Dormire.
Doccia. Cibo. Film. Chiamate. Dormire. Col cazzo.
Coda. Maledizione. La coda. Proprio oggi? Proprio quest'anno?
Giuro che se non si smaltisce entro trenta secondi do fuoco a ogni essere vivente che mi circonda. Anzi, mi ammazzo, ma giusto un pochino, giusto il tanto per poter tornare in laboratorio domani.
La coda penso sia uno dei fenomeni più strani da capire. Uno va e va e va, intorno tutti che vanno belli spediti e all'improvviso tutti ci fermiamo. Sembra quasi che a un certo punto le macchine sorgano dall'asfalto come funghi giusto per intasare le strade troppo scorrevole e intasarmi le palle. Oppure le calano dall'alto con gli elicotteri. Cristo. Santo.
Ecco cosa potrei proporre domani - o dopodomani? - durante la riunione: mettere su uno staff di super cervelloni come me per cancellare il fenomeno dell'incolonnamento in autostrada. Sarei l'eroe globale. Scrivo un paio di libri, faccio un po' di soldi, brucio il cercapersone e me ne vado su qualche isola con il mio bel telescopio personalizzato e l'attrezzatura. E aspetto che sbarchino lì. E ci faccio amicizia. Solo io.
Ma si può sapere cos'è successo?
Lavori in corso? Incidente? Semplice idiozia automobilistica?
Carina quella. Come piace a me, viso piccolo piccolo con due occhi grandi come due satelliti. Ma che cos'ha sto stereo? Che diavolo sono ste interferenze? Non si capisce nulla. Maledizione. Giuro che tra sei anni appena ho un momento libero porto sta macchina a far vedere. Forse è solo lo stereo.
Ma sarà mica Adalberto quello?
- Adalberto! - Ehi ciao... - Mi scusi, l'ho confusa con un mio amico.
Pazzesco! È uguale! Il sosia, porca di quella nebulosa. Questa gliela devo raccontare per forza.
Che freddo è sceso? Sento i pinguini che mi ciucciano la testa. Ci muoviamo? Dai, devo solo farmi una doccia, fare due tre cosette e andarmene a dormire, se possibile per l'eternità. Se possibile qualche ora in più. Giuro, potrei piangere.
Ancora interferenze.
Maledetto stereo.
Madonna che freddo! Meno male che ho ancora il maglione, chissà quanto puzza.
We all live under the same sky, We all will live, we all will die
There is no wrong, there is no right, The circle only has one side.
Che spettacolo il concerto. Ehi la biondina di prima, e sorridi un pochino, tu che puoi, no? Almeno tu stai andando a divertirti, lascia la tristezza a quelli come me, che inseguono sogni che diventano incubi e ossessioni. Incubi. Magari ne avessi mentre dormo. Dormo così poco che non ricordo più i sogni che faccio. Gli omini verdi della mia infanzia li aspetto e basta, non li sogno più.
Ci muoviamo?
Il solito idiota sulla corsia di emergenza. Sbirri quando servono mai eh?
Lo sapevo. Lavori in corso. No. Un incidente. Che cos'è successo? E basta con questi disturbi, fatemi ascoltare sta radio in santa pace!
Eh eh, il sosia di Adalberto. È uguale, pazzesco.
Dai che finalmente ci stiamo muovendo, dai, dai! Casa casa casa casa casa! Chi è che devo sentire? La donna, quelli del Texas e Adalberto che gli devo ricordare di portarmi la roba domani.
Vediamo un po' che diavolo è successo...
Pazzesco. Ma come si fa? Come diavolo si fa? Tutto distrutto, magari era nuova di pacca. Che idioti. Madonna quanto sangue, Gesù. Almeno è in piedi, sembra stia bene.
Un'astronave fiammante. Da chissà quale galassia. Demolita contro il guard rail e un bel cratere che chissà quando rimetteranno a posto. Chissà le code dei prossimi giorni.
Fatemi andare a casa.
E fanculo a sto coso che fa bip bip. Voglio solo andare a dormire.

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