lunedì 16 settembre 2019

Il Re è tornato

Esilio, da lontano, pare desertico.
Ma riprendesti il cammino, volli farlo io.
Sfrattato, umiliato, derubato, angosciato,
nel campo arido buono per appoggiarci la merda.
"Nulla crescerà mai più".
Ma la verità è solo una bestia ferita,
se dimentica, si nasconde,
se ricorda, ruggisce.
Incontrai ciò che di peggio offre...
il sangue del mio sangue...
sibili e graffi.
Allora sai che facciamo,
ce ne andiamo in Africa, senza di noi,
"noi" lo lasciamo seppellito,
i morti non disturbano, avanti un altro.

Un altro...eroe? E poi,
in un sogno invernale, tra i petali della notte,
vidi la sua enorme orma,
tracciar futuri migliori di voi.
Tutto andò in orbita, tra lucciole per animali selvatici,
ricordi che fanno male agli eredi,
infine re ancora vivi tra le stelle,
perché tutto è vivo quando non è scontato,
il passato fa male, ma il peggio è passato.
Nuvole maestose piene di leggende
riempiono cieli elettrici
che piangono terre prosciugate.
Alla ricerca del cuore, ravviva il riflesso
perché è giunto il momento.
Il Re è tornato.

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