lunedì 31 gennaio 2011

Crepitio

Rimarrà la cenere, rimarrà l'odore di bruciato. Chiunque arriverà non potrà che sporcarsi.
E sarà inutile cercare qualcuno.
Neanche i cani serviranno, la più scrupolosa delle indagini non porterà a nessuna soluzione. Solo il ricordo di qualcosa che c'è stato turberà le nuvole, gli alberi. Gli unici muti testimoni di quello che è successo.
Forse anche Dio avrà visto qualcosa. Forse si sarà distratto un attimo.
Il mio cellulare sarà lì in mezzo, tra pezzi di vetro e legno, in mille pezzi.
Le mie schegge di vita saranno tutte lì. Non faranno male a nessuno. Mai più.

Dirai ai bambini che va tutto bene. Che io sto bene.
Questa sarà l'ultima scintilla di una vita che non ha mai avuto una miccia. L'ultima implosione.
Brandelli di carta da parati, plastica accartocciata, pezzi di ceramica, vinili sciolti. Mozziconi ovunque. Sulle nuvole, sui rami.
Non ci sarà vento: nessun pericolo di contagio per quello che c'è intorno. Succederà tutto qua.
Dirai ai bambini che va tutto bene.
Ne comprerete un'altra.
Dimenticheranno tutto in fretta. Rimarrà solo un brutto ricordo. Come lo sarò io.
Il passato si sgretolerà al passare delle correnti della vita di ogni giorno. I ricordi saranno fiammiferi consumati.
Quando i primi arriveranno non potranno che restare fermi in silenzio, finchè tutto si sarà dissolto. Come in una sala d'attesa potranno solo aspettare che il posacenere si riempia del tutto.
Ascolteranno crepitare ciò che ho amato. Si siederanno attenti a non schiacciare farfalle già morte.
Siamo nati per spegnerci. Siamo solo di passaggio. Aspettiamo la fine per capirlo. Solo alla fine apriamo gli occhi.
Io li ho finalmente aperti.
E sto per spegnere l'ultima sigaretta.


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