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Fred e l'unica birra di stasera. Parte 2

E pensare che Fred voleva solo essere ubriaco e magari scrivere qualcosa, per esempio tutto quello che gli è appena successo. Poi metterlo online, aspettare feedback dagli unici due amici che leggono quello che scrive, ma questa volta lo fanno tutti e nel giro di sei mesi BADABUM la fama, la ricchezza, il sole, il mare e il vento, Grammy Award, un cameo nei Simpson e un maggiordomo di nome Wilfred. - Gradisce dell'altra carne di Dodo in pericolo di nuova estinzione, Signore? - No, Wilfred, non mi disturbare mentre scrivo la nuova sceneggiatura per Nolan e sono osservato lussoriosamente da mia moglie. - Natalie o Emma, Signore? - Sai sempre come strapparmi un sorriso, Wilfred. - La ringrazio, Signore. A proposito, le ricordo che Emma torna stasera dopo un mese di astinenza, dirò a Natalie di non stancarla troppo prima di cena. - Grazie mille, Wilfred. - Di niente, Signore.  Torno a fare a pezzi l'ultimo uomo etero che era rimasto sulla terra. Per qualsiasi cosa mi faccia un fisc...

Fred e l'unica birra di stasera. Parte 1

Fred prende la birra dal bancone e sta per salire sul soppalchetto per poter bere in santa pace. In Tv c'è una partita. Il calcio gli piace ma stasera a Fred non frega un cazzo. Vuole solo l'unico sgabello libero là sopra e starci insieme per tutta la sera. Ma scende un uomo di circa 35 anni, vassoio vuoto, bicchiere vuoto. Ha i capelli mossi dall'aria semplice del proprio portamento. E non fa niente per nasconderlo. Fred lo lascia scendere. Non puoi fermare uno che ha un portamento, pensa Fred. Senza chissà quale look. Decisamente discreto. E' per questo che spicca questo meraviglioso figlio di puttana. E sto tipo sembra anche molto gentile. Probabilmente è anche del WWF. Oppure, ancora peggio, di Emergency. - Grazie mille - gli dice l'uomo. Gentile e semplice, di quelli che si commuovono dentro per colpa delle guerre, pensa Fred, che dopo un rapido sorriso (o almeno così sembra) sta per salire la scala ma non si è accorto che intanto si è infilata una donna. Tra l...

Pioggia nella testa.

Aveva piovuto per tutta la notte dentro la sua testa. Ora toccava asciugare. Proprio lui, che non si asciugava nemmeno i capelli dopo la doccia. Un po' controvoglia, Jackie cominciò con i pensieri, che non erano tanti ma erano davvero zuppi. Li strizzò uno a uno e poi li buttò in lavatrice. Un paio di centrifughe e poi li stese, lasciando lo spazio giusto per farli colpire in maniera adeguata dal sole. Ad ognuno i suoi raggi. Ad ognuno la sua molletta. I pensieri in balcone. Messi così sembravano piuttosto ...distesi. Chiari e distesi. A Jackie, mentre beveva il caffè, sembrò una cosa da ripetere altre volte, senza dover aspettare la pioggia. La parte più sorprendente fu scoprire quanto fosse incantevole non avere pensieri per la testa durante la colazione e notò che un pensiero era già asciutto. Era proprio quello che gli faceva immaginare che stare senza pensieri era come essere un cielo sgombro. Jackie prese quel pensiero e lo adagiò all'ombra di una delle sue piantine.  Jac...

The Present, 2023 - di Christopher Nolan

Titolo originale: "The Present" Titolo in Italia: "Il regalo, il presente" Lingua originale: Inglese, portoghese, francese, giapponese. Anno: 2023 Durata: 198 minuti Genere: Drammatico, thriller Fotografia: Wally Pfister (welcome back again) Colonna sonora originale: Hans(ia) Zimmer Sceneggiatura: Guido Ingenito SINOSSI 25 dicembre 2023. Quasi tutti gli abitanti della Terra trovano sotto i loro alberi gli stessi regali dell'anno prima, invece una minoranza apre quelli del Natale successivo. Santo, un ragazzino brasiliano di 15 anni, è uno di questi. Invece del costume da Batman promesso dal papà, ha ricevuto una trottola che continua a girare al contrario. Grazie a Google, Santo scopre che per la legge della fisica tutto questo è impossibile, se non nei film. Scatta all'improvviso, quasi di botto, una corsa contro il tempo per capire la trama. CAST (contiene spoiler) Christian Bale : interpreta Santo do Nascimento. Sogna di diventare un grande calciatore ma...

Un racconto di Natale: "Come camminare sulla neve"

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Dedicato ai miei amici infermieri e dottori. Buon Natale.

4) E quell'uomo diventò una metropolitana.

Ero tranquillo e beato in metropolitana. Leggevo, studiavo, stavo attento. "Niente male", pensavo cercando di essere meno surreale possibile. La pandemia si sentiva ancora, ma nel vagone c'erano spazi ampi e la segnaletica adeguata. Con me c'era anche Franco (nome in codice di Franco). Eravamo ognuno per i fatti propri, quasi perfetti sconosciuti. Io su una panchina, lui su quella di fronte. Entrambi con il dovuto spazio intorno. Questa bellissima e noiosissima storia andò avanti per una dozzina di fermate, fino a quando, a Piola, calò il sipario del caos. Entra un tizio. E si siede a fianco a me. Sul posto vietato.

3) La volta che diventai un gabbiano.

Me la stavo chiacchierando amabilmente con Wilfredo, quando a un certo punto diventai un gabbiano. O meglio. La mia testa divenne quella di un gabbiano. Ero tutto bianco, piumato, occhi piccini e furbi e un bellissimo becco giallo lievemente uncinato. Così, con la barba, stavo comunque da Dio. Fu uno shock. Ma anche uno show (vidi la trasformazione in diretta durante la videochiamata). Di primo acchitto non seppi cosa fare. Wilfredo mi guardava, un po' preoccupato. Ma forse aveva paura che sarebbe successo anche a lui. Non accadde, sfortunatamente. Era rimasto uno struzzo, meno male.