giovedì 18 ottobre 2012

Io e l'albatros quella sera che avevo un gran sonno (tre giorni che non dormivo).

Ero a casa, facevo un cazzo,
volevo giusto dormire,
quando entra quell'albatros dentro il mio soggiorno.
Dalla finestra, aprendola non so come dall'esterno.
Una destrezza incredibile.
All'inizio pensai fosse un ladro, ma non era né armato, né incappucciato.
Entrò, dicevo,
e non si presentò nemmeno.
Più maleducato dello struzzo venuto la volta prima.
Un paio di svolazzi, neanche a voler rassicurarsi di non esserci già stato,
come se di per sé la situazione non fosse già abbastanza assurda,
questo volatile da porto si accascia sulla poltrona.
Mi sembrò di scorgere del disappunto
nel vedermi in pigiama.
"Ho sonno"
Gli dissi.
Mi venne spontaneo, non reggo gli sguardi di disappunto.
E lui mi ricordava mio padre.
Certo, è da malati confessare una certa sensazione,
non è di tutti i giorni trovare animali che sembrano i propri genitori,
eppure così stavano le cose.

lunedì 8 ottobre 2012

Morra cinese.

La morte precoce di alcuni musicisti credo dipenda dalla volontà di Dio di non avere pari sul pianeta che fece creare dal proprio stagista (il buon Gigi).

Fenomeni come Janis Joplin, Jim Morrison, Kurt Cobain, John Coltrane, Charlie Parker, Freddie Mercury, Layne Staley, John Lennon vengono quindi richiamati nell'alto dei cieli a causa dei loro virtuosismi, che inducono chi capisce di arte e musica a riconoscerli come unici profeti della verità assoluta (quella che sorregge piccole questioni come la vita, la morte, l'amore, la convivenza e via dicendo). Ecco, quando questi si spingono un po' "oltre" le umane (divine?) concessioni, il buon Dio li richiama, pronto a goderseli tutti i (santi) giorni in esclusiva.

(sia chiaro: nessun rancore)

Jimi Hendrix credo meriti un capitolo a parte. Penso che se lo siano giocato a morra cinese Dio e Satana, quest'ultimo folgorato dagli incendi che il chitarrista appiccava alle sue chitarre. Dopo una sfida al meglio degli 11 ebbe la meglio il Padreterno.

Mi sto allenando per la prossima sfida.

sasso carta forbici sasso carta forbici sasso carta forbici sasso carta forbici sasso carta forbici
sasso carta forbici...


venerdì 5 ottobre 2012

Lui e le cose. (seconda parte)

seconda parte.
(la prima parte)


La sola possibilità, mai così prossima, che potesse accadere
gli raggelava il sangue.
Lucio, così si chiamava il Maestro,
era stato per lui fonte di novità e di speranza.
Dall'aria folle dello scienziato imprevedibile, 
voce calibrata ai propri sentimenti,
generosità da vecchio partigiano che non aveva mai ucciso,
l'artigiano se l'era preso in bottega qualche anno prima
quando era arrivato da una città mai sentita,
al contrario degli altri maestri che di ospitare un forestiero
così lontano anche nelle credenziali non se l'erano proprio sentita.
- Sei quello che cerco,
i tuoi bisogni coincidono con i miei, domattina alle sette qua in bottega -
Come dargli torto? 
Furbo come pochi altri
Lucio ottenne le prestazioni di un uomo bisognoso di lavorare,
ormai giunto all'ultima spiaggia,
alla paga minima possibile.
(il buon vecchio capitalismo dei tempi andati).

lunedì 1 ottobre 2012

Lui e le cose (prima parte)



(dedicato alle donne che non ho mai amato: una. Tutte le altre non le ho nemmeno mai incontrate. La battuta non mi sembra delle migliori, ma in mezzo alle altre che si era appuntato era di certo la più verosimile. [umorismo dichiarato e giustificato]. Questa è una storia che probabilmente interromperò all'improvviso. Nei suoi documenti c'è tutto, ma dovete avere solo la pazienza di farvela raccontare. E sono le 00:22 del mattino. Prometto di riportare fedelmente la testimonianza di questo piccolo eroe. A rate, ma lo farò.)

Must see #9. #Selacapo. Welcome to Reality, Matteo Garrone.

A questo link il mio invito alla visione di Reality, ultima opera Grand Prix della Giuria a Cannes di Matteo Garrone.